Mangiare farro crudo: cosa può succedere?

Mangiare farro, soprattutto crudo, aiuta l’organismo a rimanere in salute e in forma. Malgrado le apparenze, mangiare farro crudo non fa male perché una volta raggiunto lo stomaco, i succhi gastrici sono perfettamente in grado di degradarlo e digerirlo. Secondo il metodo Kousmine, messo a punto dalla ricercatrice svizzera di origine russa, Catherine Kousmine, un cucchiaio di farro crudo ogni giorno è un vero toccasana per la salute. Il Metodo Kousmine orienta lo stile alimentare delle persone verso ingredienti e abitudini sane che mirano al rafforzamento del sistema immunitario. La colazione andrebbe fatta a base di cereali integrali come il farro, frutti oleosi crudi, formaggio magro bianco, miele o banana come dolcificante, limone e, infine, l’immancabile frutta di stagione.

Quali sono i benefici del farro?

Tra i tanti benefici del farro, c’è quello che questo alimento aiuta a tenere sotto controllo la glicemia, quindi la sua consumazione risulta molto utile in caso di diabete e di insulino-resistenza. Tutto questo grazie alla presenza delle fibre che evitano il presentarsi di picchi glicemici. Il farro, inoltre, rafforza il sistema cardiovascolare perché protegge i globuli rossi del sangue, grazie alla sua ricchezza in minerali come ferro e fosforo. Per questo il farro è consigliato per chi ha problemi di anemia legati a carenze di ferro. Il farro sembra abbassare anche i livelli di colesterolo LDL, detto anche colesterolo cattivo

Il farro aiuta a digerire?

Il farro è facilmente digeribile e per questo aiuta la digestione e costituisce una buona protezione nei confronti dell’apparato digerente contro malattie come la gastrite e i disturbi che interessano questa parte dell’organismo. Grazie alle sue fibre il farro favorisce il transito intestinale, protegge la salute dell’intestino e aiuta in caso di stipsi. Inoltre, sempre grazie al suo alto contenuto di fibre, il farro permette il verificarsi di una vera e propria pulizia dell’intestino e favorisce la depurazione dell’organismo. Il farro è un cereale povero di grassi e calorie, inoltre, ha un buon potere saziante che aiuta a limitarsi nelle quantità di cibo assunte, permettendo di restare in forma. Per questo è molto consigliato nelle diete dimagranti, a regime ipocalorico.

Chi non deve mangiare il farro?

Il farro non ha particolari controindicazioni. Il suo consumo è vietato a tutte le persone che soffrono di celiachia, in quanto il farro contiene glutine. Per la sua elevata presenza di fibre, il farro, non deve essere consumato da persone con il morbo di Crohn, con l’intestino pigro, con il color irritabile. Chi pensa di soffrire di questi problemi problemi di natura gastrica, dovrebbe consultare il proprio medico prima di consumare il farro.

Come si può cucinare il farro?

Preparazione: prima di essere cucinato il farro ha bisogno di un lungo periodo di ammollo, anche un’intera notte. Successivamente va scolato, sciacquato, riposto in una pentola e coperto con acqua e poco olio. Deve bollire per circa due ore. Una volta cotto, può essere utilizzato per zuppe, minestre, primi piatti caldi o freddi, a base di pesce o di carne. Il farro è ottimo anche per insalate e piatti dietetici. Infine, con la farina di farro si preparano pane, tortini, crêpes e dolci.

 

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