L’App store è stato preso di mira da una parte troviamo gli aziende dall’altra parte degli sviluppatori che lavorano con Apple e dall’altra la vita politica.
David heinemeier, quando gli è stato rifiutato la pubblicazione della nuova app ti posta Hey, ha definito pubblicamente Apple una società di gangster mafiosi, Margrete Vestager, la signora di ferro dell’antitrust UE, ha deciso di investigare per verificare se in qualche modo le politiche di gestione dell’Appstore possono portare a comportamenti anticoncorrenziali.
Ovviamente tutti gli acquirenti di Apple sanno che il tutto ruota attorno ai regolamenti, quelle regole che impose cerca di rispettare da anni e che hanno permesso di creare un quel suo ecosistema. Ovviamente non si possono discutere queste scelte che ha definito Apple, Chi compra un iPhone e consapevole non può installare applicazioni senza passare dall’App store, e se oggi il suo negozio on-line guadagna miliardi mentre il play store non riesce ad essere positivi tizio è solo perché non sa le stesse linee guida che ha utilizzato Apple.
Ovviamente queste linee dovrebbero essere eque ma non è sempre così. La colpa di Apple è quella di avere delle regole che si prestano a diverse interpretazioni, e a volte queste regole non vengono applicate in egual misura.
Quella che lamentano gli sviluppatori è che ogni acquisto transazione fatta all’interno di un’applicazione deve passare necessariamente per il sistema di pagamento Apple. Non può esserci una scorciatoia che indirizza i clienti ai siti esterni per completare la transazione. Tuttavia però esistono delle eccezioni.è proprio questa eccezione che fanno imbestialire gli sviluppatori.
Ovviamente come abbiamo detto già prima Chi acquista un iPhone e consapevole di cosa va incontro.