Acqua che fa bene ai reni: ecco quale scegliere

In molti pensano che le acque siano tutte uguali, tuttavia non c’è nulla di più sbagliato! Ogni singola acqua ha delle proprietà uniche e chi soffre di calcoli renali dovrebbe utilizzarne una particolare tipologia. Ma quali sono le acque migliori per i reni? All’interno di questo articolo risponderemo a questa e ad altre domande.


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Le acque migliori

Gli esperti in materia consigliano di bere almeno due litri di acqua al giorno, ma specificano anche che la scelta del tipo di acqua è fondamentale, per questo quando comprate dell’acqua dovreste farlo in modo consapevole, questo implica l’imparare a leggere l’etichetta e i valori indicati su di esss. Le acque, minerali e naturali, non sono tutte uguali, ma vengono classificate in base a diversi fattori, fra cui la presenza di sali minerali, definiti oligoelementi. Queste sostanze hanno un compito fondamentale poiché favoriscono il nostro benessere e in base alla loro quantità caratterizzano varie tipologie di acqua, da quella solfata alla bicarbonata, senza dimenticare l’acqua clorurata, quella calcica, quella magnesica, fluorata, acidula, sodica oppure ferruginosa.

Quali acque aiutano i reni

In base alla presenza significativa di un elemento in particolare all’interno dell’acqua può aiutare l’organismo a sconfiggere e prevenire alcune patologie, come i calcoli renali. L’acqua migliore in questo caso è quella minimamente mineralizzata, molto leggera e con un residuo fisso inferiore ai 50 milligrammi ogni litro. Questa tipologia di acqua presenta pochissime dosi di sali disciolti ed è particolarmente indicata per chi soffre di calcoli renali. Consente infatti di depurare l’organismo, eliminare le scorie in eccesso e prevenire la formazione di calcoli. Alcuni studi hanno evidenziato anche un ottimo risultato nella lotta contro questa patologia grazie all’assunzione di un’acqua dura, e quindi ricca di calcio e bicarbonato. Le acque calciche fungono principalmente nella zona dello stomaco e del fegato, permettendo all’organismo un apporto di calcio superiore a 150 milligrammi per litro. Il loro consumo è ideale per chi è in gravidanza o in menopausa, durante la fase della crescita e per arricchire l’alimentazione delle persone anziane. Le acque ricche di calcio aiutano a prevenire l’osteoporosi e l’ipertensione, e, naturalmente, i calcoli renali.

L’acqua del rubinetto fa male si reni?

In realtà si tratta di un falso mito da sfatare. L’acqua del rubinetto non fa venire i calcoli renali. In passato infatti quest’acqua veniva sconsigliata a causa di un alto contenuto di magnesio e calcio. Tuttavia alcuni studi scientifici hanno dimostrato che queste sostanze non contribuiscono all’insorgenza dei calcoli renali, anzi, al contrario, consentono di contrastarla.

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