Telegram: boom di utenti da WhatsApp. Ecco come guadagna l’app russa

Telegram sta vivendo giorni di espansione molto importanti: l’app di messaggistica istantanea russa sta accogliendo milioni di utenti che stanno migrando da WhatsApp. Il fenomeno è quasi sicuramente dovuto alla nuova politica di condivisione delle informazioni imposta dai proprietari dell’applicazione, che sono gli stessi di Facebook, e che proprio a questo social network passeranno le informazioni per rendere maggiormente efficaci le proprie inserzioni. La condivisione, lo ricordiamo, non riguarda il territorio europeo protetto dal GDPR del 2018.

Telegram: boom di utenti da WhatsApp. Ecco come guadagna l’app russa

Ma il vero e proprio boom di Telegram in queste ore sta facendo chiedere a molte persone: come guadagna Telegram? L’app russa, che si stima aver raggiunto già mezzo miliardo di utenti nel mondo, e averne accolto altri 25 milioni nell’ultima settimana, è stata lanciata nel 2013 dai fratelli Durov e ha conosciuto una costante crescita da allora fino ad oggi. Basata sul cloud e su un sistema di crittografia dei messaggi ancor più complicato da violare, dispone di chat segrete i cui messaggi vengono cancellati automaticamente, senza lasciare traccia. L’altra funzionalità importante è che non è necessario mostrare il proprio numero di telefono per conversare in chat.

Telegram fino ad oggi non ha guadagnato: definita dal suo fondatore “un progetto, non un’azienda”, ha però raggiunto dimensioni tali che i suoi gestori hanno ormai dovuto piegarsi alla necessità di trovare dei finanziamenti. Fino a questo momento Telegram si è retta sui soldi guadagnati da Durov attraverso la vendita della sua precedente azienda. Ma di recente lo stesso Durov, come riporta l’AGI, ha dichiarato: “Quando un progetto tecnologico raggiunge queste scale, ci sono due possibilità: cominciare a farci soldi o vendere l’azienda. Non venderemo l’azienda come ha fatto WhatsApp. Il mondo ha bisogno che Telegram resti uno spazio indipendente. Cominceremo a generare ricavi. Lo faremo in accordo con i nostri valori”.

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