WhatsApp è stata costretta a rinviare di tre mesi l’introduzione delle nuove regole sulla privacy contenute nell’aggiornamento che nei giorni scorsi ha destato tante polemiche. Parliamo della modifica unilaterale che prevede la condivisione delle informazioni dei contatti con Facebook. Ricordiamo che in Europa tale modifica non dovrebbe essere valida grazie al GDPR del 2018, ma le ulteriori polemiche sollevate nei giorni scorsi, anche dal Garante della Privacy italiano – che aveva dichiarato poco chiara l’informativa proposta da WhatsApp – hanno portato i vertici di Facebook Inc., proprietaria dell’app, a posticipare l’entrata in vigore delle nuove regole sulla privacy di ben tre mesi.
WhatsApp rinvia le nuove regole sulla privacy
I vertici dell’azienda continuano a lanciare messaggi tranquillizzanti verso i propri utenti. Dopo il comunicato che riguardava l’impossibilità di far entrare in vigore i nuovi accordi in Europa, nelle scorse ore dall’azienda è arrivata una ulteriore spiegazione delle nuove regole: WhatsApp spiega che le conversazioni non verranno mai utilizzate, e quindi tutti i dati in crittografia end-to-end resteranno privati. La condivisione sembra essere ispirata soprattutto per facilitare il lavoro futuro dei profili business, perché WhatsApp immagina che prima o poi le persone effettueranno acquisti tramite questa applicazione.
Queste le parole del comunicato: “L’aggiornamento include nuove opzioni che le persone avranno per inviare messaggi a un’azienda su WhatsApp e fornisce ulteriore trasparenza su come raccogliamo e utilizziamo i dati. Sebbene non tutti oggi facciano acquisti attraverso WhatsApp, riteniamo che più persone sceglieranno di farlo in futuro ed è importante che le persone siano consapevoli di questi servizi. Questo aggiornamento non espande la nostra capacità di condividere dati con Facebook”.