Carte prepagate da non utilizzare: ecco le peggiori

Oggi avere una prepagata è qualcosa di assolutamente normale, rispetto a qualche anno fa, quando di fatto nel nostro paese l’unico strumento del genere ad avere una diffusione capillare era la Postepay sviluppata ed distribuita dalle Poste Italiane e tutt’ora uno strumento molto utilizzato per le spese online oppure per far arrivare una somma di denaro non eccessivamente cospicua a qualcuno che conosciamo.
La situazione nel corso degli anni è cambiata molto e molte banche hanno sviluppato la propria prepagata (oggi più comunemente denominata carta di debito) che presentano funzioni all’avanguardia, oltre ad essere senza canone. Ma quali è opportuno evitare?

Quali evitare

Ad un occhio poco attento o poco esperto le prepagate possono essere confuse con le carte conto (come ad esempio N26): le carte di debito non sono strettamente collegate ad una banca e quindi non presentano tutte le peculiarità di un conto corrente, che hanno solitamente plafond molto elevati e danno la possibilità di gestire il denaro in maniera più accurata.
Le carte di debito invece vengono sfruttate quasi sempre per gestire piccole somme di denaro, anche se praticamente tutte oggi sono dotate di IBAN per poter ricevere eventuali accrediti.
Paradossalmente al giorno d’oggi proprio la Postepay “basica” ossia quella gialla, risulta probabilmente la meno conveniente visto che ha prelievi presso gli ATM a pagamento, non permette di effettuare o ricevere bonifici ed ha un plafond limitato: decisamente meglio affidarsi ad Hype YAP, entrambe ottenibili gratuitamente, con IBAN, ricaricabili anche presso i punti Sisal come le ricevitorie. Inoltre sono liberamente ottenibili dai minori.

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