Le monete da 100 lire rappresentano la storia italiana e non solo. Ma averle ancora dentro un cassetto può fruttare una entrata oppure no? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Leggi anche:
Valore moneta 100 lire
Prima dell’avvento dell’Euro, la Lira è stata la vera protagonista in Italia e nel mondo con un buon potere di acquisto. Una volta che le vecchie Lire sono state messe dentro un cassetto, ci sono molti collezionisti che vorrebbero averne alcune: ma qual è il valore di quella moneta da 100 lire trovata dentro la borsa vintage della nonna?
È importante evidenziare che le monete assumono ancora più valore non sono per la tipologia e anno, ma anche per il loro stato di conservazione.
100 lire Minerva – Prima edizione
È rimasta in circolazione a lungo in Italia ed era quella di Prova con la scritta inconfondibile posta sul lato inferiore destro, come da conio della Zecca dello Stato del 1954. In pochi lo sanno ma essendone stata vietata la collezione diventa introvabile e non è mai stata messa in circolazione.
Secondo i fatti storici la prima moneta da 100 Lire è stata coniata a partire dal 1955 sino al 1989 con contorni rigati e un peso di otto grammi caratterizzata dal suo colore argento scuro. Le primissime monete da 100 lire che sono state coniate hanno raggiunto un valore maggiore rispetto alle altre arrivando sino a 800 euro – sempre se in buonissimo stato di conservazione.
Se invece si parla della moneta coniata nell’anno successivo – 1956 – allora il suo valore si abbassa: in Fior di Conio si arriva a 150 euro e in condizioni splendide non arriva ai 20 euro. Le monete del 1957 – 1961 hanno nuovamente un valore molto alto: in un caso di condizioni perfette sotto ogni punto di vista è stata stimata 650 euro.
100 lire Minerva – Seconda edizione
Queste venivano chiamate “le piccole monete da 100 lire” per la loro forma più compatta e delicata. Le dimensioni ridotte però non portano questa tipologia ad una differenza sostanziale con le prime sopra citate. Realizzate in Acromital hanno un contorno rigato, ma pesano 3,3 grammi.
Sempre secondo la storia l’anno di realizzazione risale al 1990 – 1992, con un conio che ha dovuto subire non poche interruzioni per via delle sue dimensioni ridotte difficili da trovare e maneggiare. Il valore è ancora ottimo, infatti si parla – sempre in ottime condizioni – di 1,50 Euro al pezzo.
100 lire Turrita
L’ultima versione coniata nel 1993 si presenta in due versioni differenti. Il primo tipo e il secondo tipo sono entambe in Cupronichel e pesano 4,5 grammi. La Turrita primo tipo è stata prodotta proprio nel 1993 e oggi non si hanno dati certi sul numero di monete prodotte.
Perché è stato prodotto un secondo tipo? La Turrita secondo tipo è nata nel momento in cui avvenne la rottura del conio che ha portato ad uno stravolgimento, sempre nel 1993. Per capire la sua differenza – secondo gli esperti – bisogna guardare la testa di Minerva che risulta essere più grande nel secondo tipo.
Ma quella che ha maggiore valore è del primo tipo, con la testa di Minerva più piccola, raggiungendo anche 50 Euro al pezzo se in condizioni perfette.