Monete rare e dove trovarle: ecco le più comuni in casa

Da diversi anni pare che il moltiplicarsi dei metodi di pagamento digitali stia pian piano mandando in pensione il denaro contante. Nonostante questa possibilità, sono ancora molte le monete e le banconote che circolano ogni giorno. Capita, a volte, che senza farci caso si possa entrare in possesso di pezzi rari, il cui valore, per esperti e collezionisti, potrebbe superare quello impresso. Meglio essere preparati, dunque, perché non si sa mai quel che potrebbe capitare per le mani!

Monete commemorative da 2 euro

Sono ormai vent’anni che l’Euro è diventato l’unica valuta ammessa in Italia. Durante questo lasso di tempo, i vari Paesi che si sono uniti nell’uso della moneta europea hanno ottenuto la coniatura di alcune versioni speciali, come per esempio in occasione dei giochi olimpici. Trattandosi di una valuta tutto sommato ancora giovane, l’aumento del valore di queste monete celebrative dipende dalla quantità che viene immessa in circolazione, oltre che dall’effettiva reperibilità. Un’altra peculiarità che può suscitare l’interesse dei collezionisti riguarda gli errori di conio, un po’ come succede per le serie di francobolli.
Ma quali sono le monete commemorative che valgono di più? Per quanto riguarda quelle italiane, segnaliamo l’edizione per il bicentenario dell’Arma dei Carabinieri e quella per il 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei. Entambre sono state coniate nel 2014, e ad oggi possono essere valutate attorno ai 3 €. Anche nel 2009 l’Italia ha celebrato due anniversari con altrettante monete. Si tratta dei 2 euro dedicati ai dieci anni dalla fondazione dell’Unione Economica e Monetaria (3,50 €), oltre a quelli per i 200 anni dalla nascita di Louis Braille, inventore del codice che permette la lettura alle persone affette da cecità (4 €). Per quanto riguarda le monete commemorative italiane coniate prima del 2009, il valore può superare i 4 o 5 €.

Monete da 2 euro rare degli altri Paesi Membri

Tra le monete da 2 € degli altri Paesi membri dell’Unione Europea, ne spiccano quattro. Nel 2005 il Belgio ha immesso in circolazione una versione raffigurante il Granduca Enrico e il Re Alberto II, il cui valore oscilla tra i 3 € e i 18 €, secondo lo stato di usura. L’anno successivo la Germania ha cominciato a far circolare la serie dedicata ai Länder tedeschi, a partire dai 2 € su cui è raffigurata la porta di Lubecca. Se in ottimo stato, il valore di queste monete può raggiungere i 10 €. A seconda del Paese di origine, segnaliamo inoltre di prestare attenzione alle monete da 2 € che riguardano l’anniversario del Trattato di Roma. Per quanto riguarda i pezzi coniati per la Città del Vaticano, o lo Stato di San Marino, il valore può arrivare addirittura alle tre cifre.

Euro: ecco cosa rende preziosi i centesimi

Per quanto riguarda il taglio più basso, non si può evitare un accenno alle monete da 1 centesimo su cui è incisa la Mole Antonelliana. Il monumento simbolo di Torino, normalmente, si trova sulle monete da 2 centesimi, mentre su quelle di valore inferiore è raffigurato Castel del Monte, l’iconica fortezza pugliese voluta da Federico II. Si calcola che, nascosto nei cassetti delle famiglie italiane, ci sia ancora un centinaio di queste monete, che sono quotate 2500 € l’una.
Altre monete interessanti sono quella da 1 centesimo, conio 2004, di Grecia, Lussemburgo e Olanda (1 €), oltre a quella dello stesso valore coniata per i Paesi Bassi nel 1999 (1,20 €). Se trovate quella di Malta con l’incisione del tempio di Mnajdra potreste raccimolare 2 €, mentre il centesimo di euro coniato nel 2003 per la Repubblica di San Marino può raggiungere i 10 € di valore. Può anche capitare di trovare le immagini corrispondenti a 1 centesimo impresse su monete dal diametro maggiore: si tratta, in questi casi, di monete da 2 centesimi!

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