Queste antiche monete romane valgono tantissimo: FOTO

Le antiche monete romane sono ricche di fascino e valgono veramente tanto. I collezionisti sono sempre alla loro ricerca proprio perchè ricche di storia e di particolarità che in pochi conoscono. Se se ne trova una, attenzione a questi dettagli!

Che cosa sono le monete romane

Le monete antiche romane hanno una sola traduzione: storia e potenza. Basta pensare che risalgono proprio all’epoca fiera dell’Impero Romano e i collezionisti da secoli sono alla ricerca di questo tesoro! Non è di certo usuale trovarne dentro una borsa oppure un cassetto, ma potrebbe capitare che un nonno abbia lasciato in eredità questa fortuna.

Le prime appaiono durante la seconda era repubblicana ed erano chiamate AES, caratterizzate dal materiale del bronzo e una siglatura variabile. Nel 200 a.C. è stata istituita la prima Zecca e in quegli anni arriva il tanto amanto quadrigato, per poi coniare il Denario in argento puro.

Il denario è poi diventata la moneta usata da tutti quanti essendo quella più diffusa e impiegata. Dopo la conquista della Gallia ecco che arrivano anche alcune monete in oro chiamate Solido: è ovvio che le monete più impiegate sono quelle del bronzo soprattutto tra la popolazione.

Monete antiche romane valore

Il valore di una moneta antica romana è determinato da tantissimi dettagli che partono dall’anno di coniazione, il so stato di conservazione (che non potrà mai essere perfetto in questo caso) e sigle: tutti elementi che sono variabili e portano alle monete un valore differente.

Tra le monete romane più cercate – oltre il Sesterzio – anche il Denario di Adriano. Questa possiede una facciata con il capo dell’Imperatore e nell’altra la libertas in piedi. Le fonti storiche evidenziano che questa moneta è stata messa in circolazione tra il 116 e il 138 d.C.. Se mai qualcuno dovesse possederla con un buon stato di conservazione – non perfetto per ovvi motivi – potrebbe essere valutata dai collezionisti sino a 1.000 euro (scendendo a 500 Euro nel caso avesse dei difetti).

Un’altra tra le monete rare romane che sono ricercate dai collezionisti è il Dupondio di Vespasiano coniata tra il 69 e il 79 d.C. Come riconoscerla? Su un lato si vede il capo dell’Imperatore e sull’altro la Felicitas con cornucopia: se si possiede in condizioni accettabili –  seppur non perfette per ovvi motivi – i collezionisti possono arrivare ad una valutazione sino a 500 Euro.

Si arriva all’età imperiale e il valore tende ad essere sempre molto alto. Se si possiede l’Antoniano della Zecca Antiochia coniata nel 261 d.C – Impero Macriano – si potrà ottenere un valore di circa 500 Euro sempre se in buono stato di conservazione. Per riconoscerla basterà guardare un lato con il profilo dell’Imperatore e dall’altro la città di Roma seduta sopra uno scudo.

Il Solido, citato prima, è stato coniato nel 402 d.C. – Impero Onorio – e se si trova in buono stato di conservazione si può anche superare la cifra dei 500 Euro arrivando anche a 1.000 Euro. Sesterzio, la moneta più utilizzata e famosa, arriva ad un valore alto essendo bellissima: nonostante questo però è molto facile da reperire e il suo vlore scende di molto. La quotazione varia a seconda del periodo di conio con una oscillazione dai 30 Euro sino ai 300 Euro.

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