Oramai da quasi 20 anni la Lira è andata “in pensione”, sostituita dalla Moneta Unica europea che ha portato pressochè tutti i cittadini che hanno aderito all’Euro hanno dovuto adattarsi alla nuova valuta e questo ha ovviamente influito parecchio sulle abitudini economiche di ogniuno di noi, portando tantissimi “nostalgici” a preferire idealmente la Lira, sia per fattori pratiche, che per quelle puramente nostalgiche.
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Proprio la banconota da Mille Lire è considerata tutt’ora il simbolo di un retaggio storico non così lontano ma che oramai fa parte del passato. Benchè fuori corso, anche queste banconote, dal valore originale oramai ridotto, possono riservare parecchie sorprese in termini valore collezionistico e reale.
Mille lire di valore
Dal punto di vista del collezionismo, quasi ogni esemplare in buone condizioni può essere molto interessante per gli appassionati, sopratutto da quando la Lira in generale è divenuta moneta fuori corso, nel 2002. La Mille lire che è interessante anche dal punto di vista di valore economico è un particolare tipo della versione recante l’effige di Giuseppe Verdi, nate nei primi anni 1962 e perdurate, con alcune variazioni, fino agli anni 80/90. In totale lo Stato Italiano ne ha realizzato oltre 870 milioni di esemplari, ma nel 1962, anno della sua creazione, ne furono stampate circa 1 milione, un numero che è aumentato di molto negli anni successivi.
Ecco perchè un esemplare in condizioni Fior di Stampa, ossia paragonabili al nuovo o quasi, può valere anche fino a 1000 euro al giorno d’oggi, mentre la valutazione si riduce in maniera sensibile in caso di difetti come piccoli segni e piegature che solitamente determinano una perdita più o meno consistente di valore, che può ridursi a poche centinaia di euro. In ogni caso si tratta di una banconota molto interessante che può regalare molte soddisfazioni ai collezionisti.