Oggetti di uso comune come monete e banconote quasi naturalmente estremamente collezionabili, data la diffusione: assieme ai francobolli, le diverse forme di denaro esercitano un fascino particolare anche per chi non è realmente appassionato di numismatica, ma anche per semplici curiosi.
Leggi anche:
E’ un po’ il sogno di tutti trovarsi di fronte un “ritrovamento” in grado di arricchirci in maniera inaspettata: molti esemplari di monete e banconote più ambiti e ricercati fanno parte di emissioni estremamente conosciute.
Emissione comune
Anche una banconota da 20 euro, tra le più comuni in assoluto nel continente europeo da 20 anni a questa parte, può riservare soprese decismente interessanti, a patto di trovare l’esemplare giusto: come ogni forma di carta moneta è fondamentale trovare un esemplare sensibilmente più raro rispetto alla media, banalmente un’emissione rara, se in condizioni eccellenti può garantire un guadagno importante. Le banconote da 20 euro hanno iniziato a diffondersi con le monete, in due specifiche versioni, la prima stampata dal 2002 al 2014, e la seconda dal 2015 in poi.
La banconota da 20 euro hanno la predominanza del colore azzurro-turchese in varie sfumature e presentano un’architettura di tipo gotico su entrambe le raffigurazioni.
La rarità di questo formato, come qualunque altro è dato dal numero di serie: ad esempio una 20 euro che presenta solo due numeri nel seriale può far guadagnare dai 150 ai 350 euro a seconda delle condizioni della banconota, valore che aumenta se i numeri sono tutti uguali.
Qual è la banconta rara da 20 euro? Ecco la FOTO
Gli esemplari più interessanti in assoluto restano le banconote Specimen ossia parte di serie estremamente limitata concepita per il presidente della Banca Nazionale Europea oppure per personalità politiche importanti relative. Questi esemplari sono facilmente riconoscibili per la vistosa scritta Specimen in diagonale presente su tutti e due i lati della banconota.
A seconda delle condizioni di conservazione queste banconote possono far guadagnare dai 1.200 e i 2.000 euro.