Da 20 anni esatti la vecchia e spesso “compianta” lira è stata rimpiazzata in maniera inizialmente graduale, e poi totale e defintiiva, dall’euro. A distanza di due decadi la popolazione italiana si è quasi completamente adattata alla valuta europea anche se una vena di nostalgia è sempre presente sopratutto da parte di chi “ha vissuto” la lira italiana.
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Il 2002 è stato un anno importante anche per i collezionisti, visto che ogni singola emissione delle 8 originali recano figure differenti dal paese di provenienza, contribuendo a sviluppare una grande varietà di esemplari. Anche le comuni monete da 50 centesimi possono far guadagnare cifre interessanti, vediamo quali.
Quanto vale la moneta da 50 centesimi del 2002? Ecco l’incredibile realtà
Le monete da 50 centesimi sono realizzate con il cosiddetto “oro nordico“, una lega metallica costituita da rame, zinco, stagno ed alluminio, utilizzata anche per i 10 e 20 centesimi di euro.
Come per ogni moneta, bisogna calcolare il fattore rarità di un singolo esemplare oltre alle condizioni di conservazione. Questi due esempi di monete del 2002 geograficamente possono essere “scoperti” nel nostro paese e magari ci sono anche “passati di mano” in più occasione, pur non rappresentando emissioni comunissime.
Un esempio pratico è dato dalla moneta da 50 centesimi del 2002 di San Marino, piccolissima nazione che pur non facendo parte dell’Unione Europea, realizza comunque i propri euro, ed un esemplare di quell’anno, se in eccellenti condizioni può valere fino a 12 euro!
Ancora più “danarosi” i 50 centesimi di Città del Vaticano, altra entità che conia le proprie monete europee pur non facendo nominalmennte parte dell’UE, in base ad accordi con quest’ultima siglati alla fine degli anni 90. Un esemplare del 2002, riconoscibile per l’effige di Papa Giovanni Paolo II, alias Karol Józef Wojtyła, può valere fino a 45 euro, se presenta condizioni Fior di Conio, un valore quasi 100 volte rispetto a quello di facciata. Decisamente una quotazione niente male!