Bancomat, aumento delle commissioni: ecco per quali circuiti bancari

Da anni la “guerra al contante”, portata avanti con altalenante efficacia da parte dei paesi membri dell’Unione Europea è arrivata anche in Italia e ciò significa sostanzialmente opere di incentivo da parte degli organi dello stato ma anche di società come Postepay, legate comunque a Poste Italiane, di far utilizzare più frequentemente carte e bancomat al posto del contante.

Bancomat, aumento delle commissioni: ecco per quali circuiti bancari

Ciò ha portato di conseguenza ad una tendenza sempre più diffusa di riduzione degli sportelli ATM, meno necessari rispetto al passato se non per prelvare contanti e proprio in questo senso sono previste possibili novità a breve: Bancomat SPA, società che controlla gli omonimi servizi di pagamento ha fatto ufficialmente una richiesta all’Antitrust in merito all’eliminazione della commissione interbancaria, che viene pagata dall’utente quando preleva del contante da una banca diversa dalla propria. La richiesta di Bancomat SPA è quella di eliminare questa commissione fissa, pari a 49 centesimi di euro a favore di una non più fissa ma stabilita dall’istituto proprietario dello sportello automatico nella cui viene effettuata l’operazione. La motivazione è semplice: con la riduzione degli sportelli, Bancomat SPA ha fatto capire che l’importo derivato dalla commissione interbancaria non è sufficiente per coprire i costi.

pos

In buona sostanza, se questa proposta verrà presa in considerazione dall’Antitrust, le singole banche potranno decidere di far pagare una commissione variabile, resa visibile poco prima dell’erogazione di denaro sullo schermo dell’ATM. Secondo molti il nuovo limite di commissione potrebbe aggirarsi intorno ai 1,5 euro.

Questa decisione, se confermata, risulterebbe maggiormente vantaggiosa per i grandi istituti di credito, svantaggiando nel contempo le piccole banche e quelle che non hanno sedi fisiche sul territorio, che ad oggi garantiscono in molti casi prelievi gratuiti almeno fino ad un certo numero di operazioni. Il 29 aprile l’Antitrust renderà nota la propria decisione in merito sulla questione prelievi.

Lascia un commento