Quanto può costare oggi l’oro? La risposta sorprende tutti

L’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe ha evidenziato fin da subito di rincari piuttosto sostanziali di beni come il carburante, e già a partire da diverse settimane prima del conflitto i prezzi delle fatture di gas ed energia hanno evidenziato degli aumenti importanti.

L’oro continua ad essere uno dei più importanti beni rifugio al mondo, ossia una forma di risorsa che oltre ad essere accettata e “convertita” facilmente in valuta locale, ha anche la peculiarità di mantenere una certa stabilità di valore, che comunque viene influenzato dalla situazione politica, sociale ed economica.

Quanto può costare oggi l’oro? La risposta sorprende tutti

Banalmente si può dire che il prezzo dell’oro aumenta perchè c’è più richiesta da parte degli investitori e di conseguenza dai mercati. In realtà le cose sono sensibilmente più complicate di così, anche perchè la valutazione dell’oro è spesso legata a quella del petrolio, altro bene di fondamentale importanza.

A modificarne la valutazione ci sono anche fattori politici sopratutto da parte delle nazioni più influenti che fanno ancora largo uso del biondo metallo, come gli Stati Uniti che stanno attraversando una pesante fase di inflazione, ossia la progressiva perdita del potere d’acquisto della valuta.

Attualmente l’oro vale 1,821.07 euro l’oncia, ossia l’unità di misura universalmente più utilizzata al mondo, di origine britannica, pari a poco più di 31 grammi. Un grammo di oro ad oggi è pari a 58.59 euro, un leggero ribasso dopo le prime giornate che sono seguite dall’invasione iniziale da parte dela Russia, dove l’oro ha sforato il tetto dei 1,900 euro l’oncia troy.

L’attuale contesto economico, che vede le forze occidentali adottare misure sempre più restrittivi nei confronti della Federazione russa è un segnale che spaventa i mercati al netto delle continue richieste da ambo le parti di trovare un accordo diplomatico, e ciò potrebbe allungare il periodo di crisi: l’oro potrebbe valere 2000 euro l’oncia entro la fine del mese di marzo.

 

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