Da secoli la sterlina è considerabile tra le valute più importanti e simboliche non solo in Europa ma in tutto il mondo, sopratutto a causa dell’enorme influenza culturale che il Regno Unito ha avuto nel corso dei secoli. Le sterline sono chiamate normalmente pound in patria.
Nonostante non sia più considerabile la potenza di un tempo, il Regno Unito ha mantenuto intatta la propria identità anche dal punto di vista economico, come dimostrato anche durante il periodo in cui ha fatto parte dell’Unione Europea: fin dal primo accordo di Maastricht, che ha sancito l’idea iniziale di moneta unica, il Regno Unito ha deciso di non sostituire la sterlina, la propria valuta nazionale.
Se trovi questa scritta sulle sterline sei ricco: ecco cosa cercare
Sono sopratutto le monete d’oro, le cosiddette “sovrane” (in inglese sovereign) ad essere particolarmente interessanti: si tratta di emissioni che fanno parte indissolubilmente della storia monetaria britannica: la prima sovrana fu coniata sotto il regno di Enrico VII ed aveva il valore effettivo di 1 sterlina (anche se i primi esemplari non recavano alcuna numerazione nominale) e sono così chiamate per la presenza costante dei regnanti di turno su uno dei lati.
Durante la lunga storia della monetazione del paese le sovrane sono state più volte temporaneamente non più sviluppate, come avvenuto nella prima parte del 20° secolo, le monete in questione hanno trovato nuova produzione a pochi anni dall’incoronazione di Elisabetta II.
Essendo monete da investimento, pur conservando appieno il valore nominale, è il contenuto di oro (da secoli pari a 22 carati, quindi il 96 % di purezza) a far aumentare o meno il valore delle monete: tendenzialmente tutte quelle realizzate nel secolo scorso hanno un valore non inferiore ai 400 euro ma alcune varianti sono più rare come quella con il volto di Giorgio V, che è stata l’ultima sovrana in versione bullion (ossia con valenza da lingotto) coniata del vecchio conio, ossia prima della riconiazione avvenuta nel 1957, anno in cui la produzione fu ripresa.
Una moneta in particolare del 1917 con Giorgio V, se in eccellenti condizioni vale fino a 3000 euro.