Da non perdere:
Il tema “pensione” è inevitabilmente molto importante per la popolazione italiana, che risulta essere costituita da una percentuale piuttosto elevata di persone che ne fanno uso, oltre 17 milioni. Il manifestarsi di problematiche come il covid hanno ulteriormente messo in difficoltà le fasce di popolazione maggiormente a rischio economico.
Leggi anche:
Anche il sistema di erogazione delle pensioni è stato modificato per adeguarsi alla situazione di emergenza dettata proprio dal rischio dei contagi: per “venire incontro” alla popolazione che percepisce di qualsiasi tipo di pensione, il governo Conte II che ha dovuto affrontare la prima fase della pandemia, ha anticipato i giorni di erogazione dei pagamenti, fino alla fine dello stato di emergenza. Dalla metà del 2020 fino ad oggi le pensioni sono state erogate a partire dall’ultima settimana del mese precedente, calcolando l’ordine alfabetico dell’iniziale del cognome del pensionato.
Incredibile, ecco per chi potrebbe arrivare prima del previsto la pensione
Lo stato di emergenza è stato via via prorogato anche dal governo attuale, fino al 31 marzo 2022. Ciò significa che, con la fine dello stato di emergenza le pensioni saranno erogate nuovamente a partire del primo giorno del mese (lavorativo) e non più in anticipo.
Dopo due anni esatti, aprile 2022 è infatti il primo mese che vede la naturale erogazione dei pagamenti che saranno disponibili in questi giorni, sempre tenendo conto l’iniziale del cognome:
- dalla A alla B il 1 Aprile;
- dalla C alla D il 2 Aprile;
- dalla E alla K il 4 Aprile;
- dalla L alla O il 5 Aprile;
- dalla P alla R il 6 Aprile;
- dalla S alla Z il 7 Aprile.
Proprio di recente abbiamo trattato dei sensibili aumenti generici che “coinvolgono” tutte le misure di pensionamento, a causa del “ritorno ai consumi” che hanno favorito fenomeni come l’inflazione. Le pensioni dall’inizio del 2022 sono infatti già aumentate sensibilmente così da ribilanciare il potere d’acquisto del denaro.