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Nella ristretta “famiglia” dei metalli preziosi l’argento mantiene un ruolo estremamente importante sia nell’ambito delle economie dirette, essendo considerato un bene rifugio (ossia una risorsa che risulta particolarmente utile in fase di investimento, in quanto non perde valore in modo troppo precipitoso).
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Anche se l’argento ha notevolmente “perso valore” negli ultimi secoli, resta uno dei più importanti anche e sopratutto nell’ambito delle industrie e nell’ingegneria di precisione. Le proprietà di questo metallo sono infatti molte: è estremamente conduttivo, flessibile, ed ha eccellenti proprietà riflettenti (accentuate dalla lucidatura).
Purezza variabile
Esattamente come l’oro, anche l’argento in natura è troppo duttile e fragile per essere lavorato ed utilizzato allo stato puro. Ecco perchè da secoli il modo più semplice per poterlo utilizzare in tantissimi ambiti è quello di “legarlo” ad altri metalli come il rame. La purezza dell’argento è definita da un numero, calcolato sul millesimo: ad esempio l’argento 925 indica che quello specifico oggetto risulta essere realizzato con 925 parti di argento e 75 massime di altro metallo, come detto, solitamente si utilizza il rame.
Quanto varrà l’argento 925 tra una settimana? “Pazzesco”
L’argento 925 è uno dei gradi di “purezza” più utilizzati sopratutto nell’ambito della gioielleria, sopratutto per collane, anelli ed orecchini, a sua volta opportunamente legato ad altri metalli come l’oro. Qualsiasi oggetto d’argento regolarmente riconosciuto e “punzonato” deve recare la quantità di metallo puro, solitamente posto all’interno di un ovale, oltre a riportare la “firma” del produttore, solitamente un simbolo particolare.
Bisogna stare attenti ad una eventuale R che se posta all’inizio del valore di purezza, sta a significare una semplice placcatura in argento.
L’argento 925 attualmente è valutato circa 50 centesimi al grammo, quindi 500 euro al chilo. L’argento, come altri metalli nobili, è in fase di flessione e tra una settimana potrebbe valere cifre più elevate a fronte di richieste più importanti: per alcuni il valore raggiungibile nella prima settmana di aprile 2022 potrebbe superare i 55 centesimi al grammo.