L’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, è uno degli strumenti più utilizzati dai cittadini italiani in questi ultimi anni. Semplificando parecchio è una sorta di “misurazione” della situazione economica di un determinato contesto familiare: questo strumento misura il valore numerico ottenuto attraverso un calcolo di vari fattori come il patrimonio, reddito, beni mobili ed immobili ed eventuali caratteristiche del nucleo familiare.
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L’ultima versione dell’indicatore della situazione economica equivalente risale al 2015 e nel corso del tempo un numero sempre maggiore di parametri vanno ad influenzare il calcolo finale. Risulta indispensabile per avere accesso a determinati sussidi, benefici, agevolazioni e ogni tipo di bonus.
Documenti necessari
E’ possibile fare richiesta per ottenere l’ISEE attraverso il portale dell’INPS oppure presentando i documenti relativi ad ogni componente del nucleo familiare ad un Caf / Patronato. L’ISEE 2022 necessita di questi documenti. Il calcolo dell’ISEE “tiene conto” della documentazione riferita ai due anni precedenti rispetto a quello della richiesta.
- documento d’identità in corso di validità del dichiarante;
- tessera sanitaria del dichiarante e dei componenti del nucleo familiare;
- Copia del contratto di locazione con estremi di registrazione e relative ricevute di pagamento, in caso di affitto.
- Tipologia e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali.
- Saldo e giacenza media annua riferita a depositi bancari e/o postali ( estratti conto trimestrali e/o mensili)
- Targa ed altre forme di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto.
- modello 730 o modello Redditi 2021 con riferimento al periodo di imposta 2020;
- certificazione Unica 2021;
- dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
- assegni percepiti o corrisposti nel 2020 per coniuge e figli;
- redditi da lavoro dipendente prestato all’estero e tassato esclusivamente nello stato estero;
- altre certificazioni reddituali attestanti ad esempio compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, borse e/o assegni di studio
ISEE, ecco cosa rischia chi non dichiara tutto: attenzione
Se si omette qualche forma di documento/attestazione solitamente la procedura viene bloccata e la richiesta deve essere obbligatoriamente ripresentata. Se invece c’è il fine ultimo di ottenere un’agevolazione in modo illecito, si è dovuti a restituire un importo triplicato rispetto a quello percepito.
In ogni caso si hanno a disposizione 10 giorni per “correggere” una richiesta di calcolo ISEE prima di incappare in eventuali sanzioni.
Io vorrei sapere come vengono fatti i controlli, in quanto tanta gente che conosco so che dichiarano il falso per prendere rdc e non solo cio’, riescono pure a monetizzare l’importo di questa totalmente. Qui a Rimini in fronte alla stazione c’e’ una tabaccheria che per ogni 100,00€ si fa dare 10,00€ e il bello che ci sono militari, polizia ecc. ecc. In questa zona è come lo so io e altre mille altre persone, non so darmi una risposta, in quanto loro non intervengono e pure la finanza dov’e’ e non si domanda per quale motivo in questo esercizio tutti spendono quasi tutto rdc in 1 o 2 giorni per un valore di 200/300/400.00€. Ornella
L’agenzia delle entrate di solito fa affidamento all’Anagrafe dei conti correnti, ma anche attraverso le banche che a cadenza regolare comunicano eventuali irregolarità. Ciò tuttavia può richiedere tempo.