Da non perdere:
I libretti postali risultano essere una delle forme di strumento di gestione dei propri risparmi da circa un secolo e mezzo: il Regno d’Italia infatti ha iniziato a mettere a disposizione questi strumenti, paragonabili a versioni “depotenziate” di un conto corrente a partire dalla seconda metà del 19° secolo.
Leggi anche:
Seppure meno diffusi rispetto a qualche decennio fa, i libretti postali sono comunque piuttosto comuni ed utilizzati per vari motivi: sono prima di tutto una fonte di “conservazione del denaro” piuttosto affidabile, essendo garantita dalla Cassa depositi e Presititi e quindi dallo stato italiano. Il libretto postale ordinario e smart (quest’ultima tipologia differisce per l’assenza di informazioni cartacee) presenta inoltre zero costi di apertura, chiusura e gestione se non gli oneri fiscali, e non sono pignorabili. Di contro non sono utili per generare interessi come i libretti di risparmio postali essendo questi bassissimi (dello 0,001%), presentano una tassazione su questi ultimi del 26 %. Prevista inoltre l’imposta di bollo pari a 34.20 euro per giacenze medie superiori a 5000 euro annui.
Libretti postali, ecco quando puoi perdere tutto: attenzione
Proprio queste caratteristiche lo rendono uno strumento utile, ma anche facilmente “dimenticabile”: da anni Poste Italiane a cadenza regolare elimina quelli non movimentati con importi superiori a 100 euro, ossia non soggetti a qualunque tipo di operazione negli ultimi 10 anni. Questo non avviene improvvisamente ma attraverso una comunicazione che viene effettuata direttamente al titolare del libretto.
I libretti postali non movimentati sono definiti dormienti e sono “visibili” attraverso una specifica pagina messa a disposizione da Poste Italiane. I titolari di questi libretti sono tenuti a presentarsi presso un qualsiasi ufficio postale entro il prossimo 21 giugno 2022 per evitare la chiusura del libretto stesso. Le somme di denaro presenti sui libretti dormienti che non saranno sottoposte a movimentazione saranno spostate su un fondo CONSAP dopo la scadenza riportata poco sopra.
E’ sufficiente fare qualsiasi tipo di movimentazione per evitare la chisura del libretto, ma è anche possibile presentare una comunicazione all’indirizzo riportato nella lettera ricevuta.