Ecco chi potrà andare in pensione prima: la lista completa

Il tema pensione è sempre piuttosto “caldo” anche in questo inizio di 2022: il sistema pensionistico infatti si trova al centro di continui battibecchi tra sindacati e governo, esecutivo che fin dal principio ha dovuto tenere testa a diverse difficoltà, sopratutto inerenti ad un contesto lavorativo che inevitabilmente ha dovuto fare i conti con la pandemia.

Il covid ha infatti messo in difficoltà numerose categorie di lavoratori, spesso già fortemente provati da una condizione di uscita dal mondo del lavoro già tutt’altro che semplice.

Difficoltà

Un esempio è dato dalla chiacchieratissima Quota 100, che ha avuto una “vita relativamente breve”, visto che ha trovato applicazione dal 2019 al 2021, fortemente voluta dalla Lega. Questa forma di prepensionamento permetteva di andare in pensione all’età di 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni. Misura che non è stata rinnovata dopo il 2021, pertanto esclusivamente è stato deciso di mettere a disposizione Quota 102 in attesa di una nuova riforma delle pensioni. Quota 102 presenta le medesime peculiarità, con la differenza che permette di lasciare il lavoro con 64 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi.

Ecco chi potrà andare in pensione prima: la lista completa

I lavoratori e lavoratrici possono continuare ad andare in pensione anticipata all’età di 41 anni e 1 mese per le donne e 42 anni e 1 mese per gli uomini, indipendentemente dall’età anagrafica, se presentano contribuzione al 31.12.1995.

E’ stata prorogata la possibilità per le lavoratrici di far uso dell’Opzione donna che permette un pensionamento a 58 anni di età e 35 di contributi, se lavoratrici dipendenti, e con 59 anni di età e 35 di contributi, se invece si tratta di autonome. Questa forma di pensionamento appare comunque mediamente penalizzante visto che quasi 1/4 dei contributi viene “non considerato”.

E’ anche possibile fare ricorso all’Ape Sociale, anche questa misura prorogata dal governo Draghi che richiede il compimento dei 63 anni e l’aver versato almeno 30 anni di contributi. Tuttavia non risulta essere utilizzabile da tutti ma da specifiche categorie

Può accedere, quindi, al pensionamento il prossimo anno solo se rientra in uno dei seguenti profili:

  • Siggetti disoccupato a seguito di licenziamento, anche collettivo oppure disoccupato a seguito di scadenza contratto a termine a patto che negli ultimi 36 mesi almeno per 18 mesi sia stato impiegato in lavoro con contratto subordinato.
  • Soggetto che al momento della domanda di pensione, si prende cura da almeno 6 mesi di un familiare con grave disabilità ai sensi della legge 104
  • Soggetto invalido con percentuale certificata pari o superiore al 74% di invalidità.

Allerta INPS aprile aè: ecco cosa sta succedendo pensione prima

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.