Pensione con meno di 20 anni di contributi: ecco come fare

La pensione è un tema sempre attualissimo, ed inevitabilmente diventa argomento di discussione sia per chi sta già programmando l’uscita dal mondo del lavoro ma anche per i giovani che devono opportunamente “rimpiazzare” lo spazio lasciato da questi ultimi. L’Italia affronta una condizione di decrescita demografica che non si fermerà nel breve periodo, anche a causa di scelte, tendenze e politiche che non favoriscono l’adozione, le nascite e l’integrazione, ed è uno dei motivi dell’uscita sempre più tardiva da parte del mondo del lavoro. L’età pensionabile “tipo” è di 67 anni ma essendo il nostro sistema basato sui contributi, lo stato permette di andare in pensione, in alcuni specifici casi anche con un numero relativamente basso di anni contributivi.

Pensione con meno di 20 anni di contributi: ecco come fare

Nello specifico è effettivamente possibile “salutare” il lavoro anche con meno di 20 anni di contributi pensionistici, nello specifico facendo ricorso alla deroga della legge Amato, a patto di far parte di specifiche categorie professionali: ad esempio bisogna avere una posizione assicurativa nel Fondo lavoratori dipendenti (Fpld) o nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi dell’Inps o entrambe. Possono accedervi anche per gli iscritti ex Inpdap, ex Enpals, ex Ipost. La pensione, sfruttando in particolare la prima deroga può arrivare con appena 15 anni di contributi a patto che questi risultino accreditati prima del 31 dicembre 1992. Sono validi quelli versati dall’estero così come in Italia e valgono sia quelli volontari, figurativi, di ricongiunzione e obbligatori.

La terza deroga rende possibile la pensione con la medesima anzianità contributiva per i lavoratori dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo o esonerativo della medesima, a patto di aver versato primo contributo deve essere versato almeno 25 anni prima della data di maturazione e di aver lavorato per almeno 10 anni in modo discontinuo, ossia per periodi non inferiori alle 52 settimane. Questa terza deroga è utilizzabile esclusivamente per i lavoratori dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o ad un fondo sostitutivo. La quarta deroga permette un pensionamento con almeno 15 anni di contributi se almeno un contributo risulta versato prima del 31 dicembre 1992, in base ai contributi accumulati fino a questa data, e tenendo conto dell’arco di tempo tra il 1° gennaio 1993 e la fine del mese in cui il lavoratore compie l’età pensionabile.

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