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Il nostro paese è uno di quelli più “vecchi” dal punto di vista anagrafico, ed anche per questo motivo l’argomento pensione “tiene botta” non solo tra la popolazione ma anche da parte delle forze politiche, sopratutto quelle attualmente al governo. L’Italia è una nazione in decrescita e dal punto di vista professionale ciò si ripercuote anche sulle pensioni, che sono influenzate anche dall’andamento economico e sociale del paese.
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A partire dalla parte finale del 2021, diversi enti hanno confermato un aumento generale su tutte le tipologie di pensione a partire dal 1° gennaio 2022. Questo a fronte di un sistema di perequazione, ossia una riequilibratura che “risistema” gli importi dei trattamenti pensionistici in base all’inflazione ed ad altri valori. Con il “ritorno ai consumi” il potere d’acquisto si modifica e quindi i precedenti importi sono sensibilmente aumentati da parte dello stato. Aumenti che però non sono tutti uguali: alcune categorie hanno percepito e percepiranno diverse forme di aumenti. E’ ISTAT a comunicare come questi siano applicati in misura progressiva, utilizzando l’importo pensionistico “minimo”, che è di 523,83 euro, rispetto a 515,58 euro dello scorso anno. L’aumento massimo è del 1,7 % e si applica così:
- E’ pari al 100 % fino a pensioni 4 volte il minimo
- del 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo
- del 75% per assegni superiori.
La pensione sociale ammonta a euro 385,40 mensili, mentre l’assegno sociale è di 467,65 mensili, mentre gli Invalidi e sordomuti percepiscono e percepiranno 291,69 mensili, i non vedenti parziali, euro 215,35 mensili e quelli assoluti 315,45 euro mensili.
Da menzionare anche la modifica delle nuove aliquote IRPEF, ufficializzate dal mese di gennaio 2022, che si applica su pensioni e stipendi. In questo caso sono previsti aumenti concreti solo per le fasce medio-alte:
- Reddito 15-28mila euro annui – aumento annuo di 167 euro, meno di 14 euro al mese
- Reddito 28-50mila euro annui – aumento annuo di 308 euro, 25 euro al mese
- fascia tra i 50mila e i 55mila euro annui – aumento annuo di 744 euro, 62 euro al mese
- fascia tra i 55mila e i 70mila euro – aumento annuo di 495 euro, 41,25 al mese
- fascia oltre i 75mila euro: aumento di 270 euro l’anno, 22,5 euro al mese.