Queste categorie possono andare in pensione anticipata: ecco quali

Quasi tutti siamo “costretti” a lavorare per vivere, e mettere da parte il denaro per la pensione rappresenta una normalità che tuttavia presente alcuni “rischi” dovuti sopratutto ai problemi che da diversi anni stanno influenzando contesti come quelli europei, Italia inclusa. Il nostro paese infatti da anni affronta una decrescita demografica che influisce negativamente anche sul sistema pensionistico nazionale (meno nascite sta ovviamente ad indicare maggiori difficoltà per il paese, in futuro), che unita a politiche e tendenze particolarmente debilitanti, hanno contribuito a sviluppare l’attuale situazione di incertezza. Lo stato ovviamente continua a mettere a disposizione vari modi per uscire dal mondo del lavoro in maniera anticipata, prima dell’età pensionabile (attualmente pari a 67 anni).

Queste categorie possono andare in pensione anticipata: ecco quali

Il sistema misto infatti prevede un’uscita dal mondo del lavoro tradizionale a 67 anni d’età e 20 di contributi. In alternativa fa fede esclusivamente il sistema contributivo: questo può garantire un pensionamento con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) senza limiti per quanto riguarda l’età anagrafica. Categorie come i lavoratori precoci (ossia coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni, per almeno 12 mesi in modo effettivo), i disoccupati, i lavoratori gravosi, i caregivers, invalidi almeno al 74%) possono andare in pensione con almeno 41 anni di contributi.

Esiste poi, per tutto il 2022, la possibilità di sfruttare Quota 102, che prevede un pensionamento anticipato con almeno 64 anni di età anagrafica e 38 di contributi.

E’ stata confermata anche Opzione Donna, ossia il pensionamento anticipato per le lavoratrici dipendenti e autonome con almeno 35 anni di contributi e un’età anagrafica pari a58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le lavoratrici autonome.

Sia per questa tipologia di pensionamento, che per Quota 102 è prevista la cosiddetta “finestra mobile”, un meccanismo di differimento nell’erogazione della pensione pari a tre mesi (sei mesi per i dipendenti pubblici) che intercorrono tra la richiesta e la prima erogazione.

pensione anticipata

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