Ecco i libretti postali che valgono una fortuna: cercali subito

Il libretto postale non è formalmente troppo diverso da qualsiasi altra forma di libretto bancario e strumento finanziario analogo. Estremamente diffuso nel nostro paese a partire dalla fine del 19° secolo, è gestito come dice il nome da Poste Italiane, ed ha rappresentato una delle prime funzioni economiche di gestione dei propri risparmi fornito direttamente dallo stato. Ancora oggi infatti i libretti postali sono gestiti dalla Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo stato italiano, e non sono pignorabili. In alcuni casi i vecchi libretti postali possono costituire un’inaspettata possibilità di guadagno.

Piuttosto comuni sopratutto perchè spesso sono utilizzati per l’erogazione di pensioni e stipendi, hanno resistito anche ai “tempi moderni”.

Ecco i libretti postali che valgono una fortuna: cercali subito

Esattamente come i libretti di risparmio tradizionali e anche i conti bancari, anche i libretti postali sono soggetti se non ad una vera e propria scadenza, ad una sorta di stand by, che scatta quando non viene utilizzato per 10 anni, e presenta un saldo di almeno 100 euro. I libretti postali entrano quindi in una fase che li fa definire dormienti, sostanzialmente uno status che può essere facilmente rimosso attraverso una qualsiasi movimentazione, semplicemente presentandosi in ufficio postale prima del termine stabilito da Poste Italiane.

I titolari dei libretti dormienti infatti sono avvisati attraverso una comunicazione cartacea a provvedere alla movimentazione entro una data specifica (tendenzialmente entro 180 giorni dalla comunicazione), altrimenti questi saranno chiusi definitivamente e le somme associate, devolute ad un fondo Consap. La data di “scadenza” dei libretti dormienti per il 2022 è fissata al prossimo 22 giugno, come definito dal portale ufficiale di Poste Italiane, che è consultabile anche per avere una visione precisa di quali sono.

Anche dopo questa scadenza tuttavia è possibile ottenere indietro i soldi che originariamente erano associati a questi strumenti, effettuando una richiesta scritta al già citato fondo Consap.

Libretti postali

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