Il sistema pensionistico italiano, quasi sempre criticato e talvolta addirittura osteggiato da diverse categorie di lavoratori, deve per forza di cose fronteggiare un insieme di situazioni che non sono facili: essendo l’Italia una nazione dall’età media anagrafica piuttosto alta, che affronta allo stesso tempo una decrescita demografica che continuerà ad aumentare nei prossimi anni.
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Anche per questo motivo il sistema delle pensioni è in continuo cambiamento, e come abbiamo già affrontato ampiamente in merito alle pensioni anticipate, risulta essere particolarmente interessante il tema aumenti.
Pensione, cospicuo aumento per queste categorie: “pazzesco”
Il governo Draghi attraverso il decreto Aiuti ha deciso infatti di un sostanziale bonus che può arrivare fino a 200 euro, che sarà erogato nel mese di luglio una tantum (ossia una volta sola) sul cedolino delle pensioni, per coloro che hanno un reddito non superiore a 35 mila euro. Il Decreto Aiuti rappresenta una delle metodologie dell’esecutivo per fronteggiare l’aumento dei consumi, sopratutto quello inerente al contesto energetico. Il Bonus 200 euro non è specificamente rivolto solo ai pensionati, ma anche a categorie come i lavoratori dipendenti e autonomi, i disoccupati, i percettori del reddito di cittadinanza, e i collaboratori domestici.
Le categorie di pensione che sono compatibili con il Bonus 200 euro sono le seguenti:
- Pensione previdenziale.
- Pensione o assegno sociale.
- Pensione o assegno per invalidi civili, non vedenti, non udenti
- Trattamento di accompagnamento alla pensione.
Oltre a questo bonus è prevista la cosiddetta 14esima dei pensionati, anche questa erogata una tantum per chiunque ha chi ha almeno 64 anni e un reddito personale annuo inferiore ai 13.659,88 euro. Per il calcolo della quattordicesima viene considerata tutta la contribuzione accreditata in favore del titolare della pensione. L’importo della quattordicesima è calcolato in base al trattamento minimo, quindi:
- Fino a 1,5 volte il trattamento minimo, l’importo si aggira dai 437 euro a 655 euro;
- Da 1,5 volte a 2 volte il trattamento minimo, l’importo si aggira dai 336 ai 504 euro.