L’oro ha mantenuto in modo pressochè intatto il fascino che fin dalla notte dei tempi lo contraddistingue, grazie ad una capacità di adattamento alle varie fasi storiche dell’umanità. Il biondo metallo, considerato fondamentale per tantissimo tempo nell’ambito delle economie e del commercio, è ancora indispensabile, anche se ha perso una parte del potere d’acquisto che a lungo lo hanno visto “spiccare” tra i metalli nobili.
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Le proprietà dell’oro sono tutt’ora considerate uniche o quasi, o comunque difficilmente replicabili: ha rappresentato probabilmente la prima forma di metallo grezzo scoperta dall’uomo, durante la Preistoria: immediatamente capacità come la duttilità, la durevolezza al tempo e agli agenti chimici lo hanno reso il materiale ideale per essere utilizzato come oggetto di scambio ma anche per le manifatture di pregio, vista che è praticamente impossibile da replicare al 100 %.
Previsioni dell’oro per il prossimo mese: “è sconvolgente”
Anche al giorno d’oggi l’oro è fondamentale per le economie: sia dal punto di vista pratico, visto che la quasi totalità dell’oro raccolto ogni anno è destinato all’uso finanziario (sotto forma di monete e lingotti, sopratutto), aa anche nel campo delle Borse dei valori: assieme ad altre risorse, costituisce uno dei pochi beni rifugio che hanno la capacità di condizionare il mercato.
L’oro infatti vede il proprio valore ridursi ed aumentare a fronte di vari fattori: il concetto di domanda e offerta, la speculazione finanziaria, il valore di altre risorse correlate al valore dell’oro (come il petrolio) solo per fare qualche esempio. Il recente conflitto in Ucraina, tutt’ora in corso ha portato una netta domanda in aumento dell’oro e ciò ha influenzato anche i mercati finanziari, incluso quello dell’usato.
Nelle prossime settimane, con una nuova fase del conflitto che dovrebbe essere nel frattempo iniziata, il valore attuale di 56,27 € al grammo (pari a 1.750,40 € per oncia troy, l’unità di misura più utilizzata per i metalli e pietre preziose) potrebbe concretamente aumentare fino al 25-30 %, visto che la cosiddetta economia di guerra dovrà far fronte ad una nuova richiesta di metalli preziosi.