Fin dalla notte dei tempi gli esseri umani hanno compreso l’utilità e la duttilità di ciò che la natura metteva loro a disposizione: a partire dai primi utensili, realizzati con legno e pietre a quelli più raffinati, la scoperta del metallo e delle successive tecniche di lavorazione viene considerata come uno step fondamentale per la creazione delle società moderne. A partire da quelli più relativamente comuni, a quelli “nobili”, definiti da una categoria specifica, spiccano sopratutto oro e argento nell’ultima categoria.
Duttilità e resistenza
In particolare l’argento, che risulta essere “meno raro” e quindi “meno prezioso” ma dotato comunque di una rilevanza assolutamente non comune, è in generale tra i metalli più duttili ed impiegati nella maggior quantità di operazioni: circa il 30 % della quantità di leghe di argento sviluppate annualmente sono dedicate ad un utilizzo economico (principalmente lingotti e monete), mentre la stragrande maggioranza è invece richiesta presso un ampio numero di utilizzazioni: in medicina, in svariate tipologie di industrie e settori anche molto specifici, come ad esempio la creazione dei pannelli fotovoltaici e nella fotografia. Le capacità principali dell’argento sono non dissimili da quelle dell’oro, quindi duttilit e resistenza oltre ad una conclamata lucentezza che risulta essere addirittura maggiore rispetto al biondo metallo.
L’argento 800 vale una fortuna: ecco il valore di oggi. “Pazzesco”
L’argento ha anche un’altra similitudine con l’oro, ossia il concetto di lega metallica: il metallo puro è infatti troppo tenero per essere utilizzato, quindi nel corso dei secoli sono state raffinate le tecniche per sviluppare le leghe, per l’appunto “legando” il metallo puro al rame. L’argento 800 ad esempio, così chiamato per il contenuto calcolato su millesimi di metallo puro, costituisce una forma molto diffusa sopratutto nella gioielleria di medie e grandi dimensioni. Il valore è in rialzo in questi ultimi mesi: attualmente un chilo di argento 800 sfiora i 400 euro.