Pensione anticipata, nuova chance per i nati di questo anno

Se fino a non troppi anni fa il concetto stesso di pensione anticipata rappresentava un’alternativa al normale pensionamento lavorativo, nell’ultimo decennio la definizione è divenuta sempre più presente anche nel linguaggio tecnico e comune, a causa di alcuni fattori che hanno modificato e messo a rischio il concetto stesso di pensione. Crisi economiche, età pensionabile rappresentata da una soglia sempre più elevata e una difficoltà effettiva nel sostituire chi si appresta ad uscire dal mondo del lavoro sono solo alcuni dei motivi che hanno portato gli ultimi governi a modificare più volte le possibiltà “legali” di andare in pensione.

Pensione anticipata, nuova chance per i nati di questo anno

La pensione anticipata costituisce una forma di strumento sempre più utilizzata e per questo è stata diversificata. Alcune metodologie infatti sono “fisse”, altre saranno probabilmente modificate a partire dal 2023, visto che è prevista una nuova riforma delle pensioni. La pensione anticipata tradizionale non “fa leva” sull’età anagrafica: può essere infatti richiesta senza limiti di età, a patto di possedere almeno una quantità di anni contributivi sufficiente, nello specifico si parla di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne oppure 41 anni di contributi se si è parte di categorie seguenti: disoccupati, caregiver da almeno 6 mesi, in possesso di disabilità almeno del 74 %.

La pensione anticipata più “discussa” è Quota 102, derivazione di Quota 100: Quota 102 permette infatti di andare in pensione con un “mix” di anni contributivi e anagrafici pari a 64 anni di età nel 2022 ( anagrafica ed almeno 38 di contributi. Non prevede una penalizzazione ma questo modo di andare in pensione porta l’assegno mensile ad essere minore rispetto alla pensione tradizionale.

Le donne hanno a disposizione Opzione Donna, una forma specifica di pensionamento anticipato che richiede almeno 35 anni di contributi ed età anagrafica pari a 58 anni per le dipendenti e 59 per le autonome. Bisogna calcolare però il fattore “finestra mobile”, ossia il lasso di tempo che intercorre tra la domanda di pensionamento ed il primo assegno: si parla di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.

Pensione anticipata

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