A partire da questa data i prelievi saranno bloccati: ecco perché

Avere i prelievi bloccati è un vero e proprio incubo per la maggior parte delle persone. Immaginare le code al bancomat, o vederle nelle immagini che provengono da zone di guerra o dove le crisi economiche sono ancora più pesanti della nostra, sono cose che provocano sempre un certo turbamento.

Ma cosa succederà ai prelievi al Bancomat? Nessun governo annuncerebbe mai un blocco con un certo anticipo, perché causerebbe una vera e propria corsa al ritiro dei contanti e dei propri soldi dai conto corrente. Nel prossimo futuro c’è però una data che potrebbe cambiare l’approccio di molte persone ai prelievi. E c’è poi almeno una banca che di fatto li ha già bloccati.

Attenzione ai prelievi da questa data

A partire dal 31 ottobre 2022 il nostro rapporto coi prelievi potrebbe cambiare. L’Antitrust dovrà infatti decidere sull’addebito diretto al cliente della commissione interbancaria. Attualmente questa, anche se caricata sui costi di prelievo, prevede una gestione interna alle banche fatta di documenti e costi, che vanno a costituire quei 2 euro che alla fine il cliente paga.

In realtà il costo massimo della commissione interbancaria è di 0.50 cent. Si arriva a pagare 2 euro proprio perché le banche fanno pagare ai clienti i costi di gestione. Bancomat e banche hanno chiesto all’Antitrust di addebitare direttamente al cliente i costi della commissione, e di aumentare il tetto di questa commissione fino a 1.50 Euro. Non è ancora possibile capire se questo diminuirà, aumenterà o di fatto lascerà intatti i costi di prelievo. Le notizie che arriveranno potrebbero però incidere pesantemente e creare un “rimbalzo” nelle abitudini delle persone.

Stop ai prelievi: chi è già passato al fermo totale

Negli scorsi anni una sola banca ha deciso di mettere fine al “giro di contanti” generato dalle proprie filiali e dai propri ATM. Si tratta di ING Direct, la banca titolare del famosissimo Conto Arancio. Questa banca ha proceduto, dopo un primo periodo di presenza sul territorio, alla chiusura totale di tutti gli sportelli e di tutti gli ATM di proprietà. Si tratta fondamentalmente di una politica di contenimento dei costi basata sul totale spostamento delle operazioni dei propri correntisti sull’home banking e sull’internet banking.

D’altra parte il processo di debancarizzazione, e cioè la progressiva sparizione di filiali di banche e istituti di credito dal nostro territorio, è qualcosa di già in atto da tempo. Per molte persone in Italia già oggi prelevare significa fare diversi chilometri perché nel proprio comune non ci sono più bancomat e sportelli bancari. Un problema che potrebbe essere arginato da un’altra novità richiesta all’Antitrust. E cioè la possibilità di prelevare attraverso il POS in negozi come tabaccai e supermercati, o presso i benzinai.

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