Stiamo indiscutibilmente vivendo una situazione di forte crisi energetica, di cui ora stiamo subendo gli effetti con bollette estremamente alte in particolar modo percepite nella parte centrale del 2022. Il principale motivo è stato, manco a dirlo, la minore disponibilità di risorse necessarie come gas naturale e petrolio, che in larga parte sono importate da altre nazioni come la Russia, da marzo impegnata in un conflitto armato in Ucraina, fattore che ha reso ancora più urgente la necessità di trovare strade verso l’indipendenza energetica e nel frattempo trovare altri sbocchi commerciali. Dopo un picco del prezzo del gas, raggiunto durante agosto 2022 pari a 353 euro al megawattora, nel corso delle settimane il prezzo è gradualmente calato fino a subire un’importante crollo nel corso delle settimane, fino a poche ore fa, quando è stata raggiunta la quota di 114 euro registrando un calo di oltre il 10% rispetto alla scorsa settimana.
Prezzo del gas in calo, ecco cosa sta succedendo
Si tratta di un fattore importante, spiegabile attraverso vari fattori, in primis la minore richiesta da parte dell’Unione Europea nell’immediato. Unione Europea che, anche attraverso la presidente Van Der Layen ha annunciato un quasi completo stoccaggio di gas in Europa che sono stati riempiti per circa il 92%, portando quindi la quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%.
A tutto ciò va considerato anche il fattore delle temperature: nel corso dei giorni, un clima tendenzialmente più caldo in tutto il vecchio continente hanno portato ad un minore consumo nell’immediato, minore consumo. Tra le altre cose anche il principale “partner” della Russia in tal senso, la Germania, attraverso il cancelliere Olaf Scholz ha ordinato un allungamento della vita delle tre centrali nucleari rimanenti, contribuendo a fare scorta di gas.
Cosa significa nel concreto? Bollette più “leggere” di gas almeno fino a gennaio, in quanto il fabbisogno estero di questa risorsa sarà meno importante, secondo i calcoli le fatture del gas saranno alleggerit di circa il 15/20 %.