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L’ora solare e l’ora legale costituiscono due normalità acquisite da diverse generazioni di italiani, che consiste in buona sostanza di modificare il conteggio delle ore spostando l’orario un’ora davanto o indietro a seconda delle stagioni, principalmente per una questione legata al risparmio energetico, fattore che in questo particolare momento storico risulta essere di particolare importanza.
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Da molti anni infatti l’Italia aderisce a questa forma di esercizio, che come molte altre cose è profondamente divisivo anche per la popolazione comune, soprattutto da parte di coloro che hanno un bioritmo più stringente e manifestano problematiche legate al sonno ed al cambio di ritmo dello stesso.
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si attiverà l’ora solare, nello specifico alle 3 del mattino, dopo sette mesi, dovremo portare indietro le lancette dell’orologio e posizionale sulle ore 2 anche se la quasi totalità degli apparecchi moderni come computer, tablet e smartphone di sorta hanno già incluso questa funzione di default e non sarà necessario fare alcuna modifica. L’ora solare ritornerà la prossima primavera, quando saremo portati a mettere davanti la lancetta dell’ora, precisamente nella notte del 26 marzo 2023.
Secondo Terna, il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 milioni di euro. È il quadro che emerge dai dati elaborati da Terna, la principale società che gestisce la rete di consumi del paese, in quanto spostare le lancette avanti di un’ora comporta il ritardo dell’utilizzo della luce artificiale permettendo anche di abbattere le emissioni.
Sempre secondo analisi di questo tipo i 60 minuti di sole in più ricadono in un momento in cui le attività lavorative sono in pieno svolgimento, quindi influscono attivamente anche nella quotidianità. Il governo Draghi nel corso dei mesi di attività ha più volte concepito l’idea di confermare l’ora legale per tutto l’anno, possibilità che vede favorevole la Società italiana di medicina ambientale (Sima) e che potrebbe essere nuovamente analizzata in futuro.