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Il mercato delle criptovalute appare sempre come piuttosto “volatile” e tendente al cambiamento costante, anche perchè si tratta di un contesto fortemente “indipendente” come funzionamento, pur essendo da anni regolarizzato e tassato. Le crypto sono da sempre molto volatili in quanto funzionano su una piattaforma decentralizzata non gestibile direttamente da entità centrali, come nel caso del denaro tradizionale. Quanto accaduto recentemente nel contesto crypto, che ha visto un calo netto di una larga fetta delle valute conosciute a causa del fallimento di un exchange importante come FTX, ed anche Shiba Inu ha visto perdere una buona percentuale del valore.
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Resta comunque una delle valute più interessanti nell’ambito della capitalizzazione ed investimenti in quanto dopo un 2022 complessivamente negativo ma “meno” rispetto ad altre realtà, il fallimento di FTX ha avuto un effetto negativo, pari a circa il 27 % del valore perso, ma in un contesto più ampio Shiba Inu ha “tenuto” meglio.
Questo anche perchè per la fine di ottobre la valutazione si è distinta per una crescita non comune ad altre meme crypto come Dogecoin, ed ora si attesta su valori non distanti da quelli dello scorso autunno, pari a 0,00000868 dollari per singolo token. Valore molto distante rispeto allo scorso anno, che ha visto la vera “esplosione” sotto vari punti di vista, ma che ha anche evidnenziato una inaspettata solidità in questa valuta che è nata come “rivale” proprio di Dogecoin nel corso del 2020.
La crisi dell’exchange sopracitata potrà fornire indizi in particolare per le valute che sono definibili “moderne” e che potrebbero trovare applicazioni anche attraverso social media come Twitter, rispetto a quelle di vecchia generazione che invece sono più tradizionali.
Il 2023 per Shiba Inu può essere ancora più importante e positivo, anche se tutto è per forza di cose ancora da decidere e stabilire.