Bicarbonato scaduto: cosa succede a chi lo utilizza? Ecco la risposta

L’idrogeno-carbonato di sodio, chiamato comunemente bicarbonato di sodio o solo bicarbonato, è una sostanza presente in natura in particolare in condizioni specifiche, come in falde sotterranee, ma viene da molto tempo anche sintetizzato e sviluppato in maniera semi artificiale in laboratorio.

A lungo il bicarbonato è stata una delle pochissime sostanze multiuso per usi pulenti, sgorganti e sgrassanti, soprattutto in combinazione con l’aceto, ma è anche estremamente duttile per utilizzi culinari, ad esempio in ricette specifiche oppure per migliorare il tratto digestivo, in combinazione con l’acqua. Ma cosa succede a consumare bicarbonato di sodio scaduto?

Bicarbonato scaduto: cosa succede a chi lo utilizza? Ecco la risposta

E’ bene specificare che il bicarbonato non “scade” letteralmente, in quanto è un minerale e non attraversa un concreto processo di deperimento strutturale. Tuttavia come per ogni forma di prodotto commestibile commercializzato e concepito da una produzione industriale, la legge italiana prevede una scadenza “fissa” di massimo 3 anni dalla produzione, che quindi si applica senza distinzione anche sul bicarbonato di sodio.

Ma quali sono gli effetti se si consuma? Non essendoci una vera deperibilità, non succede niente, al massimo il bicarbonato dopo alcuni anni può presentare una minore capacità di effervescenza a contatto con l’acqua, pur mantenendo la capacità di ridurre gli acidi acidi e di solito viene utilizzato per chi soffre di gastrite, ulcere, bruciori di stomaco, e come detto, in senso generico, per migliorare la digestione dopo un pasto particolarmente abbondante ed importante.

Nessun problema quindi anche nell’utilizzo concreto del bicarbonato di sodio oramai scaduto. E’ comunque opportuno regolarizzare il consumo di bicarbonato soprattutto in modo smodato ed eccessivo in quanto non tutti mantengono la stessa quantità di tolleranza di questo minerale ed ai suoi effetti. Un consumo eccessivo può infatti provocare bruciori, fastidi intercostali, inappetenza e dolori, rendendo quindi obbligatorio consultare il proprio medico così da comprendere preventivamente la “tolleranza”.

Bicarbonato