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Con la legge di bilancio, il regime forfettario, conosciuto anche come Flat Tax, vede aumentare la soglia da 65mila a 85mila di ricavi o compensi per beneficiare del regime agevolato.
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È in arrivo anche una clausola anti evasione della tassa piatta al 15 per cento. Oltre a queste due modifiche, potremmo trovare anche la Flat tax incrementale, ma su questa sono ancora aperte le valutazione.
Allerta forfettario: ecco cosa accade alle nuove Partite Iva, pazzesco
L’aumento di questa Flax Tax è sempre stata una lotta del centro destra e il governo ora punta al rialzo da 65 mila a 85 mila. Questo aumento è dovuto anche alle nuove regole Iva che prevedono un regime più agevolato per i contribuenti minimi e che nel 2025 potrà arrivare fino a 100mila euro di ricavi o compensi. Con la legge di bilancio, si punta ad avviare questo percorso e le partite Iva ad entrare nel nuovo regime, dai dati, saranno poco più di 100mila.
L’aumento della soglia a 85mila sarà accompagnato anche da una tagliola anti evasione, ovvero un meccanismo di espulsione immediata dal regime forfettario per chi prova a giocare con fatturati e redditi.
Il meccanismo attuale, consente ad una Partita Iva di sforare la soglia dei 65mila euro senza avere ripercussioni fiscali. Mentre con la legge di Bilancio, chi a partire dal 2023 avrà compensi o ricavi superiori a 100mila euro uscirà immediatamente dal regime forfettario e dal momento in cui registra lo sforamento dei 100 mila tornerà anche ad emettere fatture Iva. Chi invece supererà la nuova soglia degli 85mila pure restando sotto i 100mila euro di ricavi o compensi uscirà dal regime forfettario a partire dall’anno successivo e dunque dal 2024.
In questo nuovo processo, rientra anche la Flax tax incrementale che verrà riservata solo ai contribuenti titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo non aderenti al regime forfetario.