La rivoluzione industriale, in particolare la seconda, concretizzatasi in particolare nella seconda metà dell’Ottocento ha completamente ridefinito il concetto di comunicazione a lunga distanza.
Infatti molte invenzioni come il telegrafo ed il telefono sono state messe a punto proprio in questo periodo storico, prima di subire una serie di interventi di varia natura che hanno reso questi strumenti sempre più diffusi e comuni. Il gettone telefonico è stato concepito proprio in prossimità della prima diffusione dei telefoni pubblici.
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La storia del gettone telefonico nel nostro paese ha una data precisa: 1927, anno in cui una delle prime aziende adibite al contesto telefonico, la Stipel (che sarà poi integrata nella SIP durante gli anni 60) concepì questa prima forma di strumento atto a sostituire le monete per l’uso comune delle telefonate presso i telefoni pubblici.
I primi esemplari furono messi a disposizione dei visitatori della Fiera Campionaria tenutasi a Milano in quell’anno ed erano stati fabbricati in alpacca (lega di rame, nichel e zinco) o in bronzo. Successivamente la diffusione è stata comunque limitata specifiche zone del paese, mentre la vera normalizzazione e standardizzazione del gettone è avvenuta non prima della fine della seconda guerra mondiale.
Con l’Italia nel pieno del boom economico e con la prima diffusione delle cabine telefoniche (la prima fu installata a Milano proprio dalla Stipel nel 1956) il gettone acquisì la forma definitiva, nel 1959.
Questo “modello” di gettone, con le celebri scanalature, è stato mantenuto nella produzione fino al 1980 ed è anche riconoscibile dalle 4 cifre che sono presenti su uno dei lati. Queste cifre evidenziano l’anno di coniatura ed il mese, quindi un gettone telefonico che reca la scritta 7412 indica l’anno 1974 ed il mese di dicembre, il numero 12.
Questo particolare gettone risulta essere decisamente interessante perchè tendenzialmente più raro di altri. Il valore medio per un esemplare ben conservato è di 10-15 euro, ma quelli tenuti in modo impeccabile possono essere venduti per 50 euro.
