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Praticamente ogni forma di bene, sia mobile che immobile ha una o più tasse in base al possesso o all’utilizzo dello stesso bene, in quanto questa forma di entrate rappresenta per lo stato una delle risorse principali.
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Sono spesso le tasse sul possesso a dar più fastidio ad una ricca percentuale di popolazione italiana, basti pensare alla mai apprezzata tassa televisiva, chiamata normalmente Canone Rai, che ha più di qualche forma di “astio” in comune con il Bollo Auto, il nome ufficiale della tassa sul possesso sull’automobile, che pur fungendo in maniera estremamente differente, è per l’appunto calcolata sul possesso e non sull’utilizzo dell’automobile. Ma cosa succede se non si paga, e come funziona?
Bollo Auto, cosa succede se non si paga? Multe, sanzioni e scadenza
E’ una tassa annuale, calcolata dalle singole regioni italiane, che determinano in modo relativamente autonomo il costo, le esenzioni ed in generale il grado di “severità”. Tuttavia in senso generale il costo del bollo auto viene calcolato in base alla potenza del veicolo, alla sua “anzianità” in termini di inquinamento e da altri fattori secondari. Esiste inoltre una sovrattassa, denominata Superbollo che si applica per tutti i veicoli che hanno una una potenza superiore a 185 kW.
Il prossimo 30 settembre termina il concetto di regolarizzazione agevolata i contribuenti che non hanno versato la tassa automobilistica negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, ossia tutti gli automobilisti che non hanno saldato il Bollo Auto (il calcolo da pagare in modo preciso è possibile da conoscere attraverso il portale dell’ACI) potranno farlo senza sovrapprezzi e costi aggiuntivi.
Trattandosi di una forma di tributo regionale, a differenza dell’assicurazione, il bollo non è una condizione per la circolazione del veicolo, quindi il bollo non “impedisce” la circolazione dal punto di vista legale e non esistono multe in relazione al bollo scaduto.
Tuttavia si tratta di una tassa quindi è la regione a comunicare il “ritardo” di pagameento con una comunicazione, mentre il possessore dell’auto dal bollo scaduto ha 60 giorni di tempo per pagare o fare ricorso, nell’ipotesi in cui ritenga l’importo non dovuto. In questo caso il giudice competente per il ricorso è la Commissione Tributaria Provinciale.
Sono previste delle maggiorazioni legate alle sanzioni in crescendo:
per chi paga il bollo auto con ritardo tra il 15° e il 30° giorno dopo la scadenza c’è una sanzione dell’1,5% sulla tassa dovuta per ogni giorno di ritardo;
– tra il 31° e il 90° giorno dopo la scadenza c’è una sanzione dell’1,67% sulla tassa dovuta per ogni giorno di ritardo;
– tra i 90° e il 365° giorno dopo la scadenza c’è una sanzione del 3,75% sulla tassa dovuta per ogni giorno di ritardo;
– oltre un anno dopo la scadenza c’è una sanzione del 30% sulla tassa dovuta più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.