Hai i due euro con la Sede Vacante? Pazzesco, ecco il valore

Da sempre la Città del Vaticano ha costituito una forma di “cosa a se stante” da ogni punto di vista, anche quello economico e monetario. L’entità che è di fatto “nata” quasi 100 anni fa con i Patti Lateratensi ha preso il posto almeno nominalmente di quello che per secoli è stato lo Stato Pontificio.

Il Vaticano ha utilizzato una propria versione della lira ed ha fatto lo stesso con l’euro, e quasi tutte le emissioni recano il volto del papa, eccezion fatta quelle con la Sede Vacante, che è un simbolo presente anche su alcuni rari esemplari da due euro.

Hai i due euro con la Sede Vacante? Pazzesco, ecco il valore

La “Sede Vacante” indica infatti l’assenza di pontefice, a causa di decesso o come nel caso di Papa Benedetto XVI, divenuto papa emerito nel 2013, che si è di fatto “dimesso” dalla carica di pontefiche. Il Vaticano pur non facendo parte dell’Unione Europea utilizza una versione “propria” dell’euro.

La moneta da due euro con la sede vacante più rara è sicuramente quella del 2005, coniata in 60 mila esemplari, praticamente solo per i collezionisti, poco dopo il decesso di Papa Giovanni Paolo II.

Questa rara moneta è riconoscibile dalla presenza dello stemma del Cardinale Camerlengo al posto del volto del pontefice e dall’emblema della Camera Apostolica. Intorno si legge la scritta: SEDE VACANTE MMV. A. Sotto, nel cerchio in cupronichel, c’è invece la scritta: CITTA’ DEL VATICANO.

Il valore è molto alto: un pezzo in ottimo stato vale più di 100 euro, uno in perfette condizioni fino a 170 euro.

due euro

Anche nel 2013 proprio con il sopracitato “esonero” del pontefice tedesco il Vaticano ha dedicato una nuova emissione alla Sede Vacante, stavolta commemorativa. Datata proprio 2013, anche questa evidenzia la presenza dello stemma del Cardinale Camerlengo il quale sovrasta l’emblema della Camera Apostolica.

E’ molto simile alla precedente emissione anche se vale di meno: un esemplare ottimamente conservato vale fino a 70 euro.