“Dalle bollette non si scappa”, in buona sostanza è quello che quasi tutti abbiamo impresso in testa, in particolar modo per quanto riguarda le forniture più importanti e quindi “Impellenti”. Si tratta in senso ampio del termine di una problematica vera e propria per una larga fetta di cittadini che in questo particolare contesto storico hanno dovuto affrontare un’ondata di rincari che in alcuni casi ha più che raddoppiato il costo da pagare. Luce e gas infatti hanno raggiunto nuovi picchi preoccupanti, ed anche nel breve periodo i costi di gas e luce in bolletta sono preoccupanti.
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Le fatture della luce sono strettamente legate a quelle del gas, anche perchè in realtà come l’Italia ancora oggi molte delle centrali elettriche che sviluppano energia sono alimentate proprio con il metano ed altre forme di gas naturale.
A partire dalla scorsa primavera i costi sono rapidamente aumentati fino a superare una quotazione superiore di oltre il 50 % per le forniture di luce, e circa del 60 % in più per il gas.
Tra le motivazioni più riconoscibili ci sono ovviamente fattori percepibili come la guerra in Ucraina, ma anche una richiesta generale che corrisponde al periodo del 2022.
Il governo Draghi ha per questo dovuto apportare delle misure di prezzi calmierati per le bollette di luce e gas al di sotto di una soglia ISEE, ma questi aiuti sono di fatto esauriti.
Se i prezzi della luce sono sensibilmente più alti rispetto allo scorso anno, per quanto riguarda la mensilità di dicembre non dovrebbero registrarsi particolari rincari.
Discorso diverso per il gas, come evidenziato dall’ARERA, ossia l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che si occupa di monitorare le richieste del mercato ed i prezzi.
Allo stato attuale ARERA ha fatto registrare un generale aumento di circa il 13-14 % sulle forniture di gas per quanto riguarda la clientela che fa parte del mercato tutelato.
