“Non arriveremo più a pagare le bollette”: ecco cosa ci aspetta

Le bollette costituiscono una delle principali problematiche inerenti al nostro paese, situazione condivisa con altre nazioni europee dalla struttura econoomica simile a quella italiana, in quanto si tratta, com’è noto, della fatturazione legata alle forniture di beni e servizi, in partitcolar modo in relazione a fonti di energia indispensabilo come elettricità, gas ed acqua.

“Non arriveremo più a pagare le bollette”: ecco cosa ci aspetta

La condizione che ha visto buona parte dell’Europa attraversare un aumento dei rincari delle risorse adibite all’energia, unita anche alla tematica dell’inflazione in aumento, è a dir poco problematica ed anche se la situazione è stata gradualmente mitigata da condizioni anche ambientali leggermente meno sfavorevoli nella seconda parte di 2022, il futuro a breve termine potrebbe concretamente portare nuovi rincari.

Già dal 2020 al 2021, principalmente a causa del Covid, con il ritorno ai “consumi” le bollette sono ritornate sui livelli pre pandemia. Nello specifico, come analizzato da Assoutenti, nel 2020 la spesa media per famiglia ammontava a circa  785 euro per il gas, 542 euro per la luce, per un totale di 1.327 euro, quantità di denaro aumentata di molto nella media del 2022, corrispondente a  2.558 euro a nucleo (1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce).

Nel biennio 2021-2022 ogni singola famiglia ha pagato complessivamente 1.231 euro in più rispetto al 2020 (+92,7%) per le forniture di gas ed energia elettrica (+731 per il gas, +500 euro per la luce), e la stessa Assoutenti ha specificato che nel 2023, senza interventi da parte dell’esecutivo, la situazione non farà altro che peggiorare, fino a raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella dell’energia elettrica, un aumento di circa il 300 % rispetto al 2020.
Codacons stima una media poco più bassa, e soprattutto fa registrare un aumento degli utenti “morosi”, ossia coloro che non sono riusciti a pagare almeno un’utenza nel corso del 2022.
L’esecutivo dovrà per forza di cose prodigarsi e fare il possibile per limitare quanto più possibile questi aumenti.
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