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L’euro ha completamente cambiato il volto della moneta del vecchio continente, di fatto unificandola in modo come è oramai conosciuto e che ha sicuramente provocato una spaccatura anche politica ed ideologica tra la popolazione delle nazioni. Nonostante ciò, i vari movimenti euroscettici, che hanno spesso “battuto” sull’influenza eccessiva ed ingiusta della valuta, si sono tendenzialmente trasformati, ed oggi al netto di tutto, l’euro è stabilmente la valuta di quasi 30 nazioni. Dal punto di vista collezionistico ha acquisito consensi anche a causa di monete come quella da €1 con il gufo.
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La moneta da €1 con il gufo costituisce la principale raffigurazione della repubblica di Grecia, che come buona parte delle nazioni dell’Unione Europea, ha iniziato ad utilizzare l’euro dal 2002. Il gufo, che in realtà è una civetta “non casuale”, è parte della cultura ellenica classica in quanto l’animale in questione, già ritratto su alcune monete antiche della Grecia in passato.
La civetta è una figura spesso legata alla dea Atena, una delle più importanti del Pantheon greco.
Se la maggior parte delle monete da €1 con la civetta/gufo vale esattamente il valore facciale, questa emissione è stata molto ricercata ed ambita nei primi anni di emissione, in modo particolare a causa di un dettaglio che per molti è stato importante da valutare in modo corretto, ossia una “S” presente nella stella centrale, riportata sulla parte inferiore dell’emissione di molte monete del 2002.
Si tratta tuttavia non di un elemento di rarità, in quanto la S sta per Suomi, ossia il nome originale della Finlandia, nazione che come da accordi si è fatta carico della produzione delle emissioni della Grecia per il primo anno.
Tuttavia alcune monete di questo tipo, con la S, se fornite di altri dettagli come errori di conio “veri”, come elementi mancanti sono state effettivamente vendute per cifre molto elevate.