Attenzione ai nuovi limiti sui contanti: ecco cosa si rischia

I limiti sui contanti, una forma di politica un tempo “secondaria” è divenuta nel corso dell’ultimo decennio anche una discreta base elettorale.

In modo particolare perchè anche questo argomento è finito per essere polarizzante tra le varie categorie di persone.

Se gli ultimi governi hanno formulato proposte in favore della moneta elettronica con alterne fortune, quello da poco insediato ha deciso di virare in direzione contraria, anche provvedendo ad alzare il tetto contanti.

Attenzione ai nuovi limiti sui contanti: ecco cosa si rischia

Il governo Meloni infatti già in campagna elettorale ha confermato di voler rendere meno stringenti i limiti sul contante, che nell’ultimo decennio sono stati ridotti così da incentivare l’uso della moneta elettronica ed allo stesso tempo rendere più difficile pagare somme discretamente elevate con uno strumento difficile da tracciare come i contanti. Anche se di recente il “moviemento” legato alle modifiche dell’uso del POS ed all’obbligatorietà dello stesso sono “naufragate”, l’attuale esecutivo sembra voler insistere in merito alla sogna di contante.

Le forze che oggi compongono la maggioranza avevano già bloccato un nuovo ribasso di questa soglia, da 2000 a 1000 euro che sarebbe dovuta “scattare” con il 2023. Con la formazione del nuovo governo l’esecutivo dietro una proposta firmata dalla Lega, forza di maggioranza, ha addirittura proposto di alzare il tetto fino a 10 mila euro, mentre la Premier Meloni ha confermato di aumentarlo ma non così tanto, ossia 5000 euro.

E’ una decisione che appare ai più come una forma di “promessa” ad una forma di elettorato che notoriamente è vicina alle forze che compongono la maggioranza, come i commercianti ed i professionisti.

In attesa della stesura della modifica, la situazione dovrebbe comunque restare strutturalmente uguale al 2022. Fino al 31 dicembre qualsiasi pagamento o trasferimento di denaro superiore a 2000 euro può portare ad una sanzione, corrispettiva alla somma in questione.

Viene concepita anche l’omessa segnalazione con sanzioni che vanno da un minimo di 3.000 ad un massimo di 15.000 euro.

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