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Anche se il web ha indubbiamente migliorato la ricezione delle notizie, spesso queste risultano essere eccessivamente semplicistiche oppure completamente inesatte, in modo particolare per destare l’attenzione. E’ il caso del contesto dei prelievi presso gli sportell, che in virtù di una sempre maggiore diffusione della moneta elettronica, potrebbero “sparire”.
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L’Italia è tradizionalmente una realtà molto “tradizionalistica” dal punto di vista economico, e rispetto ad altre nazioni il contante costituisce ancora una forma estremamente utilizzata di forma di pagamento e transazione monetaria.
Anche se i vari bancomat, carte prepagate e simili hanno sicuramente ridotto il bisogno di effettuare prelievi in senso stretto, in realtà il contante costituisce qualcosa che continuerà a far parte della vita degli italiani ancora per molti anni a venire, al netto delle preoccupazioni ed allarmismi che possono dare l’idea che sia in atto una forma di “progetto” per eliminare il contante.
E’ sicuramente vero che la tendenza sia proprio quella di dare maggior spazio alle forme di transizione telematica, ma di fatto un processo di cambiamento è in atto da molto tempo.
Molte banche si sono già “convertite” alla maggior parte dei servizi legati all’home banking, in quanto con il proprio smartphone è possibile effettuare buona parte delle operazioni bancarie (come i bonifici, ma anche controllare il saldo ad esempio), quindi numerosi sportelli ATM sono oramai inservibili o comunque meno utili rispetto al passato.
Ogni anno le stime parlano di almeno 500 sportelli chiusi, ma anche se ciò può dare l’idea di una prossima dismissione totale degli ATM e dei tradizionali prelievi, è molto probabile che un numero minimo di questi strumenti resti operativo ancora per molti anni. Tuttavia è probabile che effettuare un prelievo risulti in futuro meno conveniente rispetto ad ora, con probabili costi di commissione in aumento, “pericolo scongiurato” almeno fino a 2024.