Ecco quanto puoi risparmiare con il fotovoltaico: “da non credere”

Spesso sono le grandi crisi a foraggiare e favorire nuovi mercati, oppure contesti che sono già presenti ma non in maniera così incidente. Il discorso può applicarsi in modo efficace per il fotovoltaico, una tecnologia che trae la propria fonte da un elemento naturale come il sole.

Ecco quanto puoi risparmiare con il fotovoltaico: “da non credere”

Il fotovoltaico definisce non solo i pannelli solari ma l’intero impianto che fa uso di tale fonte energetica, una delle “fonti rinnovabili” maggiormente sulla cresta dell’onda e diffuse già in modo impotante in varie zone d’Europa ma anche al di fuori dei contesti continentali.

Esistono varie forme di impianto fotovoltaico, anche nella maggior parte dei casi si fa riferimento a due tipologie distinte: la prima definita ad Isola o “stand alone” che prevede una totale separazione da fonti energetiche esterne (manca quindi il collegamento con il fornitore di energia tradizionale. In questo caso i costi di installazione sono maggiori a causa della necessità di usufruire di batterie ed eccumulatori per “conservare” l’energia quando il sole non è presente.

Costa di meno invece l’impianto Grid Connect, che prevede una non completa “indipendenza” dal fornitore di energia. In questo caso il costo di manutezione ed installazione è minore ed il risparmio dipende molto dalla posizione e dalla dimensione dell’impianto che fa più o meno ricorso all’impianto tradizionale in caso di necessità.

Esiste anche una soluzione “ibrida” tra le due sopracitate, definita “ad accumulo” dove l’energia viene accumulata viene utilizzata sia per autoconsumo che per immissione in rete.

I fattori che possono rendere un impianto fotovoltaico più o meno conveniente sono molti, ma facendo una media per impianto per 2-3 persone che genera 2.800 kWh/anno di energia, il risparmio annuo per un impianto correttamente posizionato, in una zona ben soleggiata si aggira tra i 600 di 700 euro.

Va considerato comunque il tempo di “ammortizzamento” del costo dell’impianto, ossia in quanto tempo l’impianto si “ripaga”. In genere si parla di almeno 7-9 anni, anche se con le detrazioni varie già dopo 5-6 anni l’ammortizzamento può concludersi.

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