INPS, attenzione alle truffe telefoniche: ecco come difendersi

Com’è noto, l’INPS è il principale ente previdenziale che opera nel nostro paese, è per forza di cose molto diffuso e “interessa” praticamente quasi tutta la popolazione italiana, visto che i lavoratori devono esserne obbligatoriamente iscritti (a meno che non optino per altre forme di enti previdenziali). Non solo, l’INPS è anche l’organo adibito all’erogazione delle pensioni. Da diversi anni l’istituto nazionale per la previdenza sociale ha iniziato a “digitalizzare” gran parte dei propri servizi, ed ecco che le truffe di ogni tipo hanno iniziato a diffondersi sopratutto attraverso la via telematica.

INPS, attenzione alle truffe telefoniche: ecco come difendersi

Già abbiamo discusso del rischio phishing in separata sede, anche se per quanto riguarda le truffe che prendono il nome dell’INPS (ma che non sono assolutamente correlate con l’ente, anzi) molto adoperano una metodologia più tradizionale. La motivazione è semplice: trattandosi di un organo adibito sopratutto all’erogazione delle pensioni, concettualmente questi raggiri sono rivolti sopratutto per i più anziani o comunque per un pubblico meno abituato all’utilizzo di smartphone e computer.

La truffa telefonica che “sfrutta” la nomea dell’INPS solitamente viene organizzata da parte di un individuo che, come accennato dal portale stesso dell’INPS “autentico”, spiega di essere in possesso delle informazioni personali dell’utente e può adoperare un rimborso per un calcolo sbagliato in una busta paga, oppure spiega che può risolvere qualche forma di problema relativo alla propria pensione/stipendio. Per confermare la presunta autenticità della telefonata, queste sono pronte a dimostrare di essere in possesso di informazioni personali (anche se queste possono essere ottenute in vari modi). L’INPS mette da tempo “in guardia” la propria numerosa utenza da questa forma di comunicazioni telefoniche, visto che l’ente non comunica mai e non fa nessuna richiesta telefonica, quindi qualsiasi persona che manifesti questa intenzione è da considerarsi un truffatore.

Non bisogna MAI concedere le proprie informazioni personali, sia quelle anagrafiche che quelle relative a password, email, numeri di telefono o nomi utenti vari.

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