In pensione a 58 anni: la soluzione che in pochi conoscono

La pensione dovrebbe rappresentare la “normalità”, ma viene sempre più spesso percepita come una sorta di “miraggio” per centinaia di risparmiatori. Sopratutto in un contesto come quello evidenziato dal nostro paese infatti risulta sempre più difficile e poco vantaggioso uscire dal mondo del lavoro, “riprendendo” ciò che si è versato nel corso dei decenni. Lo stato italiano, al netto di diverse problematiche “native”, deve affrontare anche quelle di stampo demografico e sociale. Ad esempio, ritorna sempre attuale la problematica della decrescita che numericamente parlando rende difficile il cosiddetto ricambio generazionale, ma si tratta solo di una delle criticità.

Il concetto di pensione anticipata quindi risulta essere assolutamente fondamentale per un sistema pensionistico in continuo cambiamento come quello nostrano: al netto di un’età pensionabile sempre più elevata (attualmente è stata bloccata a 67 anni, e vi resterà almeno fino al 2024), la politica da anni sviluppa varie soluzioni di pensionamento anticipato che nel corso del tempo hanno affiancato con esiti altalenanti il sistema pensionistico tradizionale.

In pensione a 58 anni: la soluzione che in pochi conoscono

Anche se la pensione anticipata più “famosa” è sicuramente stata Quota 100 (diventata poi l’attuale Quota 102), a titolo provvisorio esistono altre forme di pensionamento anticipato: oltre a quella “standard” che non tiene conto dell’età anagrafica ma solo quella contributiva (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne),  risulta ancora attiva una possibilità di andare in pensione a 58 anni, anche se è attuabile esclusivamente per le lavoratrici donne: Opzione Donna infatti risulta utilizzabile per le lavoratrici che abbiano maturato, entro il prossimo 31 dicembre un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Va detto che chi utilizza questa forma di pensionamento anticipato rinuncia a circa il 25 % dell’importo rispetto all’assegno pensionistico tradizionale.

Opportuno ricordare che, in caso di contributi sono maturati in gestioni previdenziali diverse tra loro, non è possibile ricorrere al c.d cumulo gratuito, ossia l’atto di riunire all’interno del medesimo Ente previdenziale obbligatorio tutti i contributi versati verso diverse tipologie di casse previdenziali.

Nel 2023 Opzione Donna sarà probabilmente rinnovata dietro opportune modifiche.

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