L’Italia da sempre ha potuto vantare un ricco comparto di personalità famose sotto ogni punto di vista, da quello letterario, per passare a quello storico e politico, e non è un caso che anche sulle emissioni monetarie non siano mancate raffigurazioni storiche e molto importanti dal punto di vista evocativo, come la moneta da 2 euro che porta il profilo proprio del Sommo Poeta. Ma è solo una delle forme di moneta che riporta il volto di Dante Alighieri.
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Anche in contesti storici antecedenti all’euro tuttavia il volto di Dante Alighieri, uno dei massimi rapprsentanti della letteratura occidentale di tutti i tempi e uno dei “padri” della lingua italiana, ha fatto parte della monetazione italiana. E’ il caso di una rarissima emissione d’argento da 500 lire, sviluppata in un ridotto numero di esemplari di prova verso la metà del secolo scorso. La 500 lire prima di trovare la celeberrima forma bimetallica, dagli anni 80 fino al 2001, è stata coniata in una lega d’argento piuttosto popolare ai tempi, la stessa utilizzata per la famosa Caravelle.
La 500 lire coniata con il volto di Dante, posto di profilo, risale al 1965 in occasione dei festeggiamenti per il settecentesimo, che “cadevano” proprio in questo specifico anno. Si tratta di un’emissione di prova, che come detto non è stata concepita per la circolazione comune, ma esclusivamente donata ai funzionari della zecca di Roma e ad altre personalità internazionali.
Sul dritto è presente il volto del Sommo Poeta, sul rovescio è invece rappresentata sotto form allegorica dell’Inferno del Purgatorio e del Paradiso: Fiamme, Nubi e le Stelle.
E’ una emissione estremamente importante quanto preziosa, che molto difficilmente viene venduta o privata da chi ha avuto l’onore di riceverla, ecco perchè costituisce una forma di “feticcio” collezionistico in tutto e per tutto.
Il valore monetario supera i 2000 euro per un esemplare in ottimo stato, termine che può superare anche i 2500 euro per uno in Fior di Conio, stato paragonabile alla fresca coniatura.
