Bollo Auto e Canone Rai, pur presentando funzioni e “scopi” differenti, sono spesso accomunati da un tendente sentimento poco positivo nei loro confronti. Le due imposte sono accomunate anche da una forma strutturale che le vede agire come tassa di possesso, ma il Bollo Auto risulta essere spesso considerato “ingiusto” e poco equo.
Bollo auto: ecco la regione dove si paga di più [CLASSIFICA]
La motivazione è legata ad una forma di calcolo di pagamento che viene determinato dalla regione, in quanto l’ordinamento italiano concepisce il Bollo auto come tassa sul possesso dell’automobile, di importo calcolato annualmente, cifra che viene influenzata da vari fattori e non è quasi mai fissa.
Incidono infatti la potenza del motore, la classe di inquinamento, l’età del mezzo (infatti oltre una certa età dalla prima immatricolazione sono previste esenzioni) e soprattutto dal coefficiente definito dalla Regione di residenza del proprietario del mezzo, coefficiente che viene determinato da tantissimi fattori decisi dalla regione.
Anche se spesso si è parlato almeno in teoria di una abrogazione del Bollo Auto (che più correttamente viene definita tassa automobilistica, in precedenza tassa di circolazione), nel corso degli anni l’imposta è stata mantenuta, modificata o anche “rafforzata” con l’adozione ad esempio del Superbollo, una sovrattassa ulteriore per mezzi particolarmente potenti ed inquinanti.
Il calcolo viene effettuato su un coefficiente “base” che calcola i Kilowatt erogati dal motore fino a 100 euro, oltre questo importo si applica un sovrapprezzo di tot euro ogni kilowatt ulteriore
Dove costa di più, ossia le regioni dove il coefficiente è più punitivo, spiccano Abruzzo e Campania dove ogni kW (fino a 100 Kw, poi scatta il sovrapprezzo) costa da 5,45 euro (per le auto Euro 0) fino 4,68 euro, a poca distanza la Toscana, poi il Lazio, Liguria, Calabria e Veneto con un “picco” massimo di 4,95 euro pe kW, Trento (4,95) e tutte le altre che di media costano tra i 2,70 euro fino a 4 per KW.
