I periodi di crisi sono generalmente quelli che maggiormente mettono alla prova la tenuta dei paesi e dei governi che li controllano, ciò risulta evidente in modo particolare nel complesso contesto delle forniture energetiche e delle risorse adibite. Le bollette in particolare in questo 2022 così travagliato hanno subito numerosi rincari e solo negli ultimi mesi il prezzo di risorse come gas e petrolio, ed è anche per questo motivo che sono necessarie alcune decisioni sia di tipo europeo che nazionale.
Bollette, novità da parte del governo: chi pagherà di più?
L’esecutivo Meloni è infatti già praticamente obbligato a concepire nuovamente delle coperture per evitare i rincari in bolletta, in particolare quelli del gas, che nel corso dell’anno è aumentato in modo vertiginoso, raggiungendo quotazioni anche superiori di 3 volte rispetto alla media recente annuale. Inflazione, richiesta maggiore delle risorse adibite, e contesto socio politico decisamente in peggioramento (in quanto l’Italia è o perlomeno era fortemente dipendente da nazioni come la Russia) sono solo alcuni dei fattori che hanno influittto maggiormente sul rincaro dei prezzi.
Tuttavia una formula come il Bonus Bollette non rappresenta una soluzione definitiva, in quanto, per bocca del Ministro del Lavoro Giancarlo Giorgetti bisogna adottare un sistema diverso di calcolo dei consumi, che dovrebbe “premiare” i cittadini che hanno risparmiato maggiormente negli anni precedenti.
Come ha lui stesso annunciato l’intenzione è quella di modificare attraverso un sistema di calcolo il concetto di misurazione delle forniture:
“Stiamo studiando un meccanismo in cui il calcolo della bolletta dovrebbe in qualche modo incentivare il risparmio. L’idea è dare una fascia di consumo protetta del 70-80% degli anni precedenti tutelato allo stesso prezzo, quindi se qualcuno consuma di più paga un prezzo più elevato. È un meccanismo molto complicato che potrebbe esordire la prossima primavera”
Non sono stati ancora fatti emergere dettagli ulteriori ma la necessità è per l’appunto quella di cautelarsi in merito a nuovi consumi, in quanto l’emergenza energetica non è assolutamente stata “debellata”.
