Ricetta elettronica, notizia shock: ecco cosa cambia

Come oramai tutti siamo quasi tenuti a ricordare, il sistema medico nazionale è stato messo a dura prova dalla pandemia dettata dal Covid-19 che ha generato una lunga serie di situazioni di emergenza, che poi sono state adottate anche dopo il periodo, come la ricetta elettronica.

Ricetta elettronica, notizia shock: ecco cosa cambia

Si tratta di una generalizzata forma di digitalizzazione che è stata adottata all’inizio della pandemia, quindi nel 2020, così da limitare al minimo il contatto fisico, vero e proprio “seme della discordia” di un periodo corrispondente a poco più di due anni fa che fortunatamente oggi ci sembra molto lontano.

Nel concreto la possibilità di effettuare ricette mediche da parte dei medici di base presso la cittadinanza, facendole recapitare attraverso un messaggio o una email è stata tendenzialmente apprezzata dai medici ma anche da buona parte dei pazienti.

La ricetta dematerializzata in realtà era stata adottata in una forma primaria dal governo Renzi  nel 2016, anche se fino all’inizio della pandemia era accompagnata da un promemoria cartaceo da ritirare negli ambulatori, mentre con l’arrivo del Covid si è trasformata nella forma più comune, che ha anche ridotto le code presso gli ambulatori ed ottimizzato anche il lavoro dei professionisti.

Gran parte di medici infatti ha iniziato a preoccuparsi in virtù di una scadenza del termine della ricetta dematerializzata che come qualsiasi altra forma è indispensabile per garantire l’accesso a farmaci precisi, permettendo di ottenere un ammortizzamento del costo, ma il governo Meloni, da poche settimane formalmente operativo, non ha finora annunciato una forma di modifica in tal senso.

Seppur non ancora ufficiale, in queste ore è prevista una forma di proroga, esercitata dal decreto Milleproroghe, della ricetta demataerializzata che almeno fino al 2023 non dovrebbe presentare modifiche effettive ad un sistema che, migliorato durante una fase delicata come quella della pandemia, ha sicuramente dimostrato una grande utilità.

L’esecutivo sarà comunque tenuto entro la fin edel prossimo anno ad apportare una modifica strutturale della formula, così da evitare una nuova proroga.

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