Stato di Emergenza, nessuna proroga da Draghi: ecco cosa cambia

Lo stato di emergenza causato dal Covid-19, “inaugurato” nella prima metà del 2020 dall’allora Premier Giuseppe Conte, non sarà prorogato ulteriormente, come finora accaduto a causa di una costante presenza dello stato di emergenza, seppur meno stringente dopo il picco di contagi dettato dalla variante Omicron, che ha nuovamente complicato la situazione pandemica.

Stato di Emergenza, nessuna proroga da Draghi: ecco cosa cambia

L’ultima proroga ufficiale dello stato, ufficializzata nelle ultime fasi del 2021, è stata quindi l’ultima: il 31 marzo 2022, secondo le parole dello stesso Premier Mario Draghi, sarà anche l’ultimo dello stato di emergenza, il che significa che dal 1° aprile decadrà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine Ffp2 in classe. Niente quarantene da contatto, anche per entrare nel nostro paese sarà sufficiente il green pass “base”, che prevede vaccinazione, di guarigione, oppure un test negativo. A proposito di scuole, non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte.

Il ruolo del commissario Figliuolo, attuale commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, non è stato ancora delineato, così come le future misure di graduale normalizzazione che saranno probabilmente rese note con maggiore precisione a partire dal prossimo mese.

Novità ufficializzate anche per quanto riguarda il discusso Green Pass, sopratutto nella sua variante rafforzata, Mario Draghi ha testualmente dichiarato:

Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze“. L’intenzione palesata da parte del premier è quella di riaprire tutto al più presto, magari con un “libera tutti” a partire dalla prossima estate.

Le festività pasquali 2022 rappresenteranno molto probabilmente una data storica, dopo quasi due anni di crisi pandemica.

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